Potente e ben fatto
Lo scooter GT sportivo Honda erede dell'Integra, è un mezzo comodo e spazioso con linee curate e dettagli lussuosi. Ha un vano sottosella ben sfruttabile che può accogliere un casco integrale ed è dotato di presa USB di tipo C. Il motore è il bicilindrico parallelo da 745 cm3 che equipaggia i modelli della famiglia NC750, sviluppa 58,6 CV ed è associato a quattro riding mode automatici (Sport, Standard e Rain più uno personalizzabile) e ad uno manuale a 6 rapporti, che accordano tra loro i numerosi sistemi elettronici di gestione del veicolo: acceleratore elettronico, ABS, controllo di trazione (disinseribile) e la taratura del cambio a doppia frizione DCT a 6 marce. Il telaio è in tubi d'acciaio, associato a una forcella Showa a steli rovesciati da 41 mm di diametro, e a un forcellone in alluminio si cui "lavora" un monoammortizzatore con leveraggio Pro-link. Le ruote sono da 17” e 15” con 3 freni a disco, mentre la ricca dotazione prevede display TFT connesso al cellulare, smart key e il sistema di sicurezza che attiva il lampeggio di emergenza delle frecce in caso di frenata violenta.
Come va
La posizione di guida è corretta, la sella sostiene bene ma le pedane sono un po’ strette e lasciano poco spazio ai piedi. Partire è semplice, si sceglie tra guida automatica o manuale e si inserisce la marcia. La mappatura Sport è molto grintosa e trasforma il Forza in un vero “bruciasemafori”. Più dolci nell’erogazione le mappature Standard e Rain, ma i quasi 60 CV del motore sono sempre lì pronti. In modalità manuale (all’occorrenza anche in automatico) le marce si inseriscono attraverso due palette sul manubrio sinistro ed entrano velocissime (70 millisecondi), senza il classico “beccheggio” di un cambio tradizionale. Nonostante l’interasse lungo e il peso di 235 kg, il Forza si muove agile in città ed è divertente su strada, perché scende in piega sicuro come una moto. Le sospensioni, nonostante la taratura sportiva, se la cavano più che bene sulle strade rovinate. Potentissimi, ma sempre ben modulabili anche i freni.
Perché sì
Ciclistica: quasi da moto, con telaio in tubi d'acciaio a diamante, forcella Showa a steli rovesciati e doppio ammortizzatore regolabile
Cambio: il DTC è preciso e molto divertente, permette di guidare in automatico o selezionando le marce
Controllo di trazione: raffinato e si adatta alla mappatura di guida selezionata
Perché no
Peso: elevato, nelle manovre si fa sentire parecchio
Pedane: sono profonde ma un po’ strette, i piedi rimangono in parte all’aria
Parabrezza: purtroppo non è regolabile come sul "fratello" X-ADV