Rispetto alle “piccole classiche” più diffuse, le Mutt si distinguono per le linee tese in stile anni 70 e le dimensioni superiori alle concorrenti, capaci di accogliere senza problemi piloti anche di alta statura. La ciclistica ha un’impostazione quasi “sportiva” con telaio a culla sdoppiata in tubi di acciaio, forcella a steli rovesciati, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico, freni con sistema combinato CBS e ruote da 18” con gomme tassellate da scrambler, di eguali dimensioni (120/80 18”) davanti e dietro. Il motore è il monocilindrico 4T di derivazione Suzuki montato da molte moto di questa categoria, aggiornato alla Euro 5 e discretamente brillante agli alti regimi.
Sella alta
Come le linee, anche la posizione di guida della Razorback è diversa dalle altre “classiche”: con la sella alta ben 89 cm (chi è sotto il metro e 70 fatica a mettere i piedi a terra), il manubrio poco rialzato (da naked) e le pedane leggermente arretrate. Si assume una posizione d’attacco, adatta anche per la guida “allegra”. Per dare il meglio, il piccolo motore 4T deve girare alto: ai bassi e medi regimi è fluido, ma la spinta non è granché; oltre i 5.000 giri allunga invece con discreto brio. La ciclistica è a punto e le sospensioni lavorano bene, assorbendo le asperità. Quando deve scendere in piega, però, la Mutt “fa resistenza”, per l’effetto autoraddrizzante delle ruote di grande diametro: per divertirsi tra le curve bisogna imparare a “tirarla giù”. Freni ok, a patto di strizzarli forte.
Perché sì
La posizione di guida “sportiveggiante” è adatta alla guida allegra e permette di godersi al meglio e Mutt sulle stradine tutte curve.
La ciclistica è a punto e le sospensioni lavorano bene, assorbendo le asperità.
Le finiture non sono affatto male, sono moto costruite con cura e con alcuni dettagli ispirati addirittura alle special realizzate artigianalmente (decisamente più costoso…).
Perché no
La sella è piuttosto alta, ben 89 cm: chi è sotto il metro e 70 fatica a mettere per bene i piedi a terra.
Il motore monocilindrico ai basse e medi regimi spinge poco, viene fuori un po’ di grinta solo agli alti.
L’impianto frenante con sistema combinato CBS è adeguato alle prestazioni ma va “strizzato” con decisione per farlo rendere al meglio.