Leggera e robusta, questa Cafè Racer dalle linee eleganti che riportano agli anni sessanta, ha forme compatte con la caratteristica sella ribassata monoposto a forma curva e i piccoli specchietti sull'esterno del manubrio.
Motore di derivazione "giapponese"
Condivide con la "sorella" Scrambler i motori, monocilindrico 4 tempi da 2,4 CV per la 50 cm3, da 11,5 CV per la 125 e da 17 CV per la 250, questi ultimi due derivati dai pari cilindrata che equipaggiano le Honda CBF, con raffreddamento ad aria e iniezione elettronica. L'avviamento è sia elettrico che a pedale e il cambio è a 5 marce.
Tutte ben dotate
La frenata combinata agisce su due grandi dischi (la 250 ha l'ABS), di cui l'anteriore dotato di pinza a 3 pistoncini. Di qualità le sospensioni, con ammortizzatori a gas e forcella a steli rovesciati da 38 mm di diametro. La strumentazione è mista, analogica-digitale.
Perché sì
Le linee eleganti e curate, "fedeli" alle cafè racer degli anni sessanta
Il motore robusto e affidabile (come tutti i monocilindrici Honda)
La frenata efficace e potente all'anteriore
Perché no
Le prestazioni: il motore è affidabile ma non è un "fulmine" nel salire di giri
Le sospensioni un po’ troppo rigide "sentono" buche e pavé
La sella piccola e non molto imbottita, scomoda nei lunghi tragitti