L'aspetto a siluro è quello originale dello scooter cecoslovacco degli anni 50, che riprende i primi razzi della conquista spaziale, ma sotto l'abbondante scocca ci sono un motore elettrico nel mozzo della ruota disponibile da 8 kW e 9,2 kW, alimentati da batterie al litio da 4 kWh Panasonic (le stesse usate sulla Tesla) sotto la sella ma non removibili. Ogni dettaglio rispecchia le linee originali, ma è realizzato con la tecnica di oggi: telaio in tubi sotto la scocca, specchi Rizoma e strumentazione analogica old style realizzata dall'inglese Smith. Ha tre modalità di guida ognuna con una diversa accelerazione e velocità massima e c’è anche la retromarcia, utile considerati peso e dimensione del 506. Le ruote sono da 13” con potenti freni a disco, in più è dotato di sistema di recupero di energia KERS, che si aziona ruotando in avanti la manopola dell’acceleratore e fornisce un utile freno motore. In strada non è agilissimo ma molto comodo e le sospensioni sono un po' rigide. Salato il prezzo, ma la qualità è curata in maniera maniacale e ogni pezzo è realizzato a mano e totalmente personalizzabile.
Perché sì
Finiture: molto curate e di ottima qualità, l'aspetto è rétro ma gli accessori sono moderni – Freni: due dischi potenti e ben modulabili ma anche attraverso il sistema di recupero di energia si rallenta efficacemente – Prestazioni: il motore elettrico è potente e oltre all'accelerazione bruciante ha un'ottima velocità massima
Perché no
Manovre: pesa molto e ha dimensioni importanti, difficile da guidare negli spazi stretti – Prezzo: costa caro, anche se è giustificato perché è fatto a mano e monta dotazioni al top – Sospensioni: rigide, su pavé e sui dossi si salta parecchio