È una cruiser sportiva bella e ben fatta, destinata ai neopatentati A2 ma non solo.
La Sporty monta un motore insolito tra le moto di piccola e media cilindrata: un bicilindrico a V di 45° (come quello delle Harley-Davidson) da 298 cm³ raffreddato a liquido, con una potenza dichiarata di 30,6 CV e 26 Nm di coppia massima. Anche la trasmissione finale a cinghia è un’altra caratteristica di tutte le H-D (Pan America a parte) ripresa da Benda. La piccola powercruiser è piacevole, le linee sono classiche e moderne allo stesso tempo, le dimensioni compatte ma lasciano il giusto spazio al pilota. Le sospensioni sono di buona qualità: la grossa forcella a steli rovesciati è fissata a una piastra di sterzo a tre bulloni, come sulle naked cattive, mentre il freno anteriore ha la pinza ad attacco radiale. Da notare anche le ruote con gomme “cicciottelle”, tipiche delle powercruiser. La strumentazione è digitale, i gruppi ottici sono a led e c’è una presa USB.
Fino a un metro e ottanta
La BD-300 accoglie bene i piloti fino a 1,80 di statura, oltre si inizia a stare strettini. Se la passa meno bene il passeggero, che siede su un cuscino piccolo e spiovente. La sella bassa, le pedane leggermente avanzate e il manubrio largo permettono di muoversi agili nel traffico. Le sospensioni digeriscono bene la maggior parte delle imperfezioni stradali, ma sulle buche più secche gli ammortizzatori (molto corti) vanno a fondo corsa. Il motore ha un’erogazione regolare e discretamente vigorosa, sale rapido di giri e fa correre veloce la BD-300, senza troppe vibrazioni. Sul dritto la moto è stabile, tra le curve si apprezzano agilità e precisione: peccato che le pedane tocchino presto. OK anche i freni, ma nelle staccate decise la leva al manubrio va strizzata forte.
Perché sì
È una moto gradevole, costruita con buona cura e con soluzioni tecniche raffinate per un modello di piccola cilindrata.
La guida è sempre facile, la sella bassa e il manubrio largo facilitano la vita anche a chi ha scarsa esperienza con le due ruote.
La maneggevolezza è molto buona, la Sporty in città può essere una valida sostituta ai “soliti” scooter di media cilindrata.
Perché no
Il prezzo non è proprio d'attacco, considerando anche che è prodotta in Cina, e il valore sul mercato dell'usato rimane un'incognita.
Il freno anteriore va strizzato con decisione per ottenere rallentamenti rapidi.
Lo spazio riservato al passeggero è ridotto all’osso, ha una porzione di sella piccola e pedane sistemate in alto.