È costruita con cura ed è destinata a chi preferisce una moto per muoversi in città, piuttosto che uno scooter, e magari, con la versione Scambler, fare qualche passeggiata sulle strade bianche di campagna.
Raffreddamento ad aria
La 125 monta un motore monocilindrico 4T di derivazione Suzuki, raffreddato ad aria, poco potente ma solido, “instancabile” e poco assetato. Le dimensioni sono compatte, il peso contenuto e la sella bassa. Belle le ruote a raggi cromate, ben tarati la forcella con i soffietti e gli ammortizzatori regolabili nel precarico. L’impianto frenante può contare su due dischi e sul sistema CBS che ripartisce l’azione su entrambe le ruote azionando un solo comando. La Classic S 250 è la versione “maggiorata” delle sorelline di casa Vervemoto. Lo stile è lo stesso, ma la piccola vintage ha un po’ di grinta in più grazie al motore da 250 cm3.
Si sta bene
La posizione di guida è corretta per piloti di tutte le taglie o quasi: la sella è bassa e ben imbottita, il manubrio largo il giusto e le pedane ben posizionate. Il motore è tranquillo, per nulla grintoso (anche il 250) ma piacevole da usare perché gira fluido e spinge quanto basta per cavarsela in ogni situazione. In città rappresenta un’elegante alternativa allo scooterino: il peso contenuto e l’ottimo sterzo consentono di muoversi con agilità nel traffico, mentre le sospensioni filtrano buche e asperità e garantiscono una buona precisione di guida. Buona la frenata: il sistema combinato CBS distribuisce in maniera corretta la forza alle pinze.
Perché sì
Il prezzo è buono, inferiore a quello di molti scooter di pari cilindrata.
È facile da guidare, la sella bassa e comoda e il manubrio largo permettono di avere tutto sotto controllo.
La cura costruttiva, tenendo presente il prezzo è più che soddisfacente.
La maneggevolezza è elevata, in mezzo alle auto in coda si manovra bene.
Perché no
Le prestazioni del motore sono tranquille, comunque più che sufficienti per muoversi senza problemi in città Il 250 è più potente, ma non aspettatevi miracoli.
Le sospensioni sono economiche, sulle buche e sui pavé si saltella.
Chi è sul metro e novanta guida con le gambe un po’ troppo piegate.