La Challenger di Indian è una Sport Bagger dalle dimensioni e dalla cilindrata del motore esagerate.
Si viaggia in prima classe
Esteticamente la linea è dominata dalla grande carenatura che ingloba il gruppo ottico a tre elementi con luci a led, con il trasparente regolabile elettricamente. Sui lati ci sono due prese d’aria per il comfort del pilota in estate. Di serie il cruise control, l'impianto infotainment che comunica con lo smartphone, impianto stereo con amplificatore da 100 Watt e casse esagerate, navigatore. Il bicilindrico a V di 60° della Indian, denominato Power Plus, è raffreddato a liquido con distribuzione monoalbero in testa e 4 valvole per cilindro ed è capace di generare 100,9 CV e 168,1 Nm di coppia (dati rilevati alla ruota). Il motore è “appeso” a una struttura in alluminio che corre sopra le due grosse teste, con due supporti sulla parte anteriore. La dotazione elettronica comprende tre mappe motore (Sport, Standard e Rain), nonché il controllo di trazione.
Una "coppia" esagerata
Sulla Challenger si sta seduti piuttosto indietro, con le braccia e le gambe distese: una posizione che è comoda in viaggio ma nelle manovre fa sentire ancora di più il peso della moto. Nel misto è impegnativa perché va guidata “di corpo”: le curve vanno anticipate, spostandosi in avanti e avvicinandosi al manubrio per “sentire” meglio l’avantreno (molto più svelto di quel che si immagini). Oltre alla coppia esagerata, il bicilindrico gira regolare ai bassi e sale di giri rapidissimo con vigore impressionante, grazie anche ai rapporti corti del cambio che permettono accelerazioni e riprese fulminee. Bene le sospensioni: la forcella a steli rovesciati è solida e gli ammortizzatori lavorano bene su ogni fondo. Buona anche la frenata: la Challenger monta efficaci pinze radiali. Utile il controllo di trazione “cornering” che lavora anche a moto inclinata, riducendo il rischio di perdite di aderenza quando si dà gas in curva. Attenzione in autostrada: alle alte velocità la Challenger tende ad alleggerire e allargare le traiettorie. I consumi sono nella media della categoria: di certo il peso e gli ingombri non aiutano a salvare carburante, così come nel traffico, che decisamente non è il suo terreno.
Perché sì
Il bicilindrico potente e fluido, poderoso in ripresa ma sempre facilmente gestibile
La dotazione tecnica e quella elettronica complete per viaggiare comodi e sicuri
Il comfort di marcia elevato per il pilota
Perché no
La sella un pò distante dal manubrio
L'assenza di appigli per il passeggero
La tendenza ad allargare la traiettoria in curva
Il peso soprattutto nelle manovre da fermo