La verdona per eccellenza è disponibile in due diverse versioni: la R è orientata alla strada, la RR è pensata esclusivamente per la pista.
Dotata come una superbike
Esteticamente la ZX-10R si distingue per il cupolino con linee tese caratterizzato dalla grossa “bocca” centrale che alimenta l’airbox, mentre le due prese d’aria accanto ai piccoli fari a Led ospitano appendici aerodinamiche piccole ma efficaci (aumentano del 17% la deportanza alle alte velocità). Rastremato invece il codino che ospita la (piccolissima) sella del passeggero. Ben dotata tecnicamente, la Ninja vanta sospensioni Showa (forcella BFF con steli da 43 mm e monoammortizzatore BFRC Lite, completamente regolabili) e impianto frenante è Brembo, con pinze monoblocco M50, dischi da 330 mm e pompa radiale. Il motore è il pezzo forte: quattro cilindri in linea da 998 cm3, potenza di 203 cavalli a 13.200 giri/min e una coppia di 11,7 kgm a 11.400 giri. Il pacchetto elettronico vede l’adozione della piattaforma inerziale Bosch che, unitamente al sistema ride-by-wire, va a definire le strategie per quattro riding mode (Sport, Road, Rain e Raider), controllo di trazione e ABS "cornering", launch control, controllo del freno motore, antimpennata e cambio quickshift.
Efficace su strada e tra i cordoli
La Ninja si conferma tra le sportive meno “estreme” come posizione di guida, grazie a manubri aperti e al cupolino alto e protettivo. Il quattro cilindri da 200 CV ha una erogazione "elettrica" ma piena a tutti i regimi, esaltata dai primi rapporti del cambio accorciati che la rendono velocissima già dai bassi regimi. Ai medi e alti è una vera "bomba", con un allungo che pare non finire mai. Tra le curve è agile, il comportamento dell'avantreno è da riferimento: preciso in ingresso curva, stabile in percorrenza mentre il posteriore "spinge" fuori dalle curve con una velocità impressionante. Efficace l’elettronica, puntuale ma mai invasiva. Il cambio è preciso, velocissimo negli innesti e non sbaglia un colpo, la frenata da vera superbike, potentissima.
Perché sì
Le prestazioni del quattro cilindri, potentissimo ma sfuttabile a tutti i regimi
Le sospensioni di pregio, l'avantreno è da riferimento
L'elettronica completa, puntuale nell'intervento ma poco invasiva
Perché no
La protezione dall'aria, discreta solo a velocità "codice"
La possibilità di intervenire separatamente sui controlli dell'elettronica
Il passeggero davvero poco considerato