Il nome e le linee riportano agli anni in cui il Fantic Caballero 50 era il sogno di tutti i teenager. Ma la parte nostalgica finisce qui: il motore è un brillante 500 e le soluzioni tecniche sono moderne e raffinate, come d’obbligo in un settore agguerrito come quello delle scrambler “vintage” in cui rientra questa moto. Curatissime anche le finiture: il faro tondo è “full led” come le frecce, il bel cruscotto è tutto digitale e la livrea è quella “storica” delle Fantic Motor da gara con serbatoio rosso e le tabelle portanumero gialle.
Motore grintoso
Il motore è un monocilindrico 4T di 449 cm3 raffreddato a liquido, con una potenza dichiarata di 40 CV a 7.500 giri e una coppia massima di 43 Nm a 6.000. Anche questo motore 500 è prodotto dalla cinese Zongshen, ma la messa a punto e l’iniezione sono stati realizzati da Fantic Motor in Italia.
Il telaio è un classico monotrave in acciaio al cromo molibdeno con piastre laterali in alluminio, mentre a livello di sospensioni troviamo una forcella marchiata Fantic con steli da 41 mm e piastre in alluminio ricavate dal pieno, nonché un mono posteriore regolabile nel precarico, entrambi con escursione di 150 mm. L’impianto frenante ByBre propone un disco anteriore a margherita da 320 mm e un disco posteriore da 230 mm, con ABS a due canali disinseribile Continental.
Erogazione pronta
Nonostante le dimensioni compatte, il Caballero 500 ha una posizione di guida naturale e spazio a sufficienza per piloti di tutte le taglie. Il monocilindrico ha un’erogazione pronta ai bassi e corposa a tutti i regimi, accompagnata da una tonalità di scarico grintosa che si fa sempre più “cattiva” col salire dei giri. Inutile però tirarlo troppo “in alto”, anche perché le vibrazioni su manubrio e pedane aumentano di intensità. Nonostante le gomme leggermente tassellate, tra le curve la scrambler Fantic è agile e sicura: le sue sospensioni ben tarate sono ottime su strada ma non deludono neanche affrontando buche, pavé e lo sterrato “leggero”. Potente la frenata, forse fin troppo aggressiva per la “piccola” Caballero mentre il cambio va azionato con decisione.
Perché sì
Il motore ha un’erogazione pronta ai bassi e corposa a tutti i regimi, accompagnata da una tonalità di scarico grintosa che si fa sempre più “cattiva” col salire dei giri.
Le sue sospensioni ben tarate sono ottime su strada ma non deludono neanche affrontando buche, pavé e lo sterrato “leggero”.
Su strada è efficace e divertente.
Perché no
L’impianto frenante è potente e fin troppo aggressivo per la piccola Caballero.
La sella ha un imbottitura un po’ rigida e lo spazio per il passeggero è piuttosto limitata.
Lo scarico rialzato scalda un po’ la gamba del pilota e infastidisce il passeggero.