Le enduro racing di Fantic sfoggiano uno splendido telaio perimetrale in alluminio in cui è inserito un raffinato monocilindrico 4 tempi a 4 valvole, su cui i tecnici della casa veneta hanno lavorato pesantemente. L’elettronica sfrutta una centralina specifica (dotata di due mappature) che si può connettere al cellulare: in questo modo si possono personalizzare tutti i parametri del motore, controllarne i dati vitali e le ore di funzionamento, nonché scaricare i settaggi sviluppati dal Reparto Corse.
Tutto regolabile
Di qualità anche le sospensioni Kayaba: la forcella a steli rovesciati da 48 mm è completamente regolabile, così come il monoammortizzatore che è collegato a un robusto forcellone in alluminio. L’impianto frenante invece è Nissin e sfoggia dischi con profilo a margherita.
Fari a led
I fari sono a led, i cerchi sono griffati DID e lo scarico è Arrow, realizzato su specifiche dei tecnici Fantic.
Manubrio con piega bassa
La posizione di guida è un po’ rannicchiata a causa della “piega” bassa del manubrio: lo si sente soprattutto nella guida in piedi, se si supera il metro e ottanta di altezza. Il motore cambia parecchio a seconda della mappatura selezionata. Con la Racing sale di giri con una rapidità incredibile, sfoderando un’accelerazione vigorosa che richiede il massimo impegno fisico al pilota. Con la Standard, invece, l’erogazione è più dolce e meglio gestibile, la potenza è trasmessa in maniera più graduale e garantisce un’ottima trazione sui terreni più “difficili”. Le sospensioni hanno una taratura corretta, ma è ottimo il telaio che garantisce una grande stabilità anche ad andature elevate. Convince pure l’impianto frenante, dotato di una buona modulabilità, mentre la frizione (con comando a cavo) è un po’ dura ma sempre dosabile alla perfezione.
Perché sì
La componentistica è di prima qualità, questa Fanti sono delle moto pronto gara e si vede subito.
Il telaio in alluminio è un’opera d’arte da vedere ma è anche ottimo: garantisce una grande stabilità anche ad andature elevate e permette alle sospensioni di lavorare sempre in maniera corretta.
Perché no
I più alti (oltre il metro e ottanta) “soffrono” per la posizione di guida un po’ rannicchiata dovuta alla piega bassa del manubrio, lo si sente soprattutto nella guida in piedi.
La frizione ha il comando a cavo, è un po’ dura da azionare, anche se si dosa sempre senza problemi e resiste bene agli strapazzi.