Faro tondo, ruote a raggi e doppio terminale di scarico cromato sono un chiaro richiamo al passato, mentre la carenatura e la coda hanno linee più tese e moderne.
Il motore è un moderno monocilindrico a 4 valvole, dotato di raffreddamento a liquido e inserito in un telaio a traliccio in acciaio, anche il forcellone è in acciaio.
Ben dotata
Costruita con cura, anche nei piccoli dettagli, la Sport Classic vanta freni e sospensioni di pregio: la forcella è a steli rovesciati da 41 mm di diametro, mentre al posteriore ci sono due classici ammortizzatori regolabili nel precarico. L’impianto frenante invece è composto da due dischi con profilo a margherita, da 280 mm all’anteriore e da 220 mm al posteriore.
Precisa in curva
Nonostante le dimensioni compatte, la Sport Classic accoglie bene il pilota: la sella è spaziosa e ben imbottita, i manubri poco spioventi e le pedane arretrate il giusto. Ben fatto anche il cupolino che devia l’aria dal busto, migliorando il comfort di marcia. Il monocilindrico non è granché ai medi regimi ma poi sfodera una bella grinta agli alti regimi, rimanendo sempre facile da gestire. Tra le curve è agilissima: corta e leggera, scende in piega rapida e la forcella a punto rende l’avantreno preciso e stabile in percorrenza. Anche gli ammortizzatori, piuttosto rigidi su buche e pavé cittadini, tra le curve danno il meglio. L’impianto frenante è ben dimensionato rispetto a peso e prestazioni, ma i comandi vanno azionati con decisione per rendere al meglio. Preciso e morbido il cambio.