La gamma di supermoto della casa di Biandronno comprende una sportiva 500 e una “entry level” 125 con dotazioni di qualità.
Ben dotate ma più "raffinata" la 500
La motard per i più giovani è equipaggiata con un raffinato propulsore monocilindrico a 4 tempi di 125 cm3 da 15 CV, con raffreddamento a liquido e doppio albero a camme in testa, alimentazione a iniezione elettronica e cambio a 6 rapporti, identico nello schema al monocilindrico di 501 cm3 della 500, capace però di produrre 34 CV. Il telaio è monotrave a doppia culla in acciaio per entrambe. Nessuna regolazione per le sospensioni della 125: la forcella a steli rovesciati ha un diametro di 41 mm, mentre il mono posteriore sfrutta lo schema Soft Damp. Di pregio invece quelle montate sulla 500, con forcella (con steli da 48 mm) e mono della giapponese Kayaba, completamente regolabili. Di serie (non obbligatorio) l'ABS sulla 125 che per la frenata si affida ad un disco da 300 mm all'anteriore (320 mm con pinza radiale sulla SM 500 R).
In sella alla SM 125 R
La "piccola" Motard di SWM mette subito in mostra dimensioni da grande, offrendo tanto spazio a bordo e una sella dura e alta da terra. Fortunatamente ci sono i fianchi strettissimi ad aiutare i meno dotati di statura a poggiare i piedi a terra. Il monocilindrico ha una erogazione lineare ma, nonostante la piccola cilindrata, piena a tutti i regimi bassi compresi. I medi sono il regime preferito dalla SM 125 che però anche agli alti non delude. Qualche vibrazione è avvertibile, col salire dei giri, su sella e pedane ma sono contenute e poco fastidiose. Tra le curve la SM è uno spasso, velocissima nello scendere in piega e nei cambi di direzione, con un avantreno preciso e stabile. La taratura delle sospensioni è un buon compromesso, si guida forte tra le curve e non si soffre troppo sullo sconnesso ma le buche più accentuate si sentono. Bene la frenata, le leve vanno azionate con decisione ma la potenza c'è e non si rischia mai il bloccaggio. Preciso il cambio, morbida la frizione.
Perché sì
Le dotazioni con componenti di qualità e la cura costruttiva
La frenata potente ma molto modulabile, con l'ABS anche sulla 125 (non obbligatorio)
Il monocilindrico della 125 sfoggia una erogazione piena a tutti i regimi e buone prestazioni
Le prestazioni della 500, potente, leggera e "svelta", per sfruttarla ci vuole esperienza
Perché no
L'altezza della sella: è poco adatta ai piloti più minuti che toccano terra con la punta dei piedi (soprattutto sulla SM 500 R)
Il comfort di marcia limitato dalla sella dura e dalla taratura delle sospensioni piuttosto sostenuta
Il cruscotto minuscolo e difficile da consultare col classico "colpo d'occhio"