Il GS è una icona: aspetto inconfondibile, seduta comodissima tanto per il pilota che per il passeggero, boxer generoso che riprende anche dai bassi regimi. La potenza è di 136 cavalli, il peso si fa sentire: 249 kg che sono un impaccio sopportabile nell'uso cittadino, ma faticoso nelle manovre da fermo. Ottima la protezione aerodinamica e la stabilità sul dritto. Comodi anche il cruise control e le manopole riscaldate.
Le sospensioni Dynamic ESA si regolano automaticamente per l’utilizzo da soli o con passeggero e bagagli. Il nuovo boxer BMW è incredibilmente poco assetato: a 120 km/h in media si percorrono oltre 19 km/l. Il pacchetto tecnologico si completa con il sistema Connectivity abbinato al display TFT a colori da 6,5 pollici: in combinazione con il multi-controller BMW Motorrad di serie, permette al pilota di accedere alle funzioni della moto e di connettività (telefono, intrattenimento e navigazione). Nel prezzo sono inclusi 5 anni di assistenza stradale.
Come va
Il motore boxer a fasatrura variabile sfodera ai bassi una dolcezza di erogazione mai vista nei “quattro valvole” BMW, ma anche una cattiveria agli alti degna di una sportiva. Per intenderci, la R 1250 GS riprende in sesta da meno di 2.000 giri senza alcun problema, poi spinge col solito vigore ai medi ma superati i 5.000 giri la lancetta del contagiri schizza fino alla zona rossa (che inizia a circa 9.000 giri). Non è il più potente tra i propulsori delle grosse crossover, ma è sicuramente il più trattabile e piacevole da usare in tutte le situazioni, nell’uso quotidiano e in viaggio: secondo noi convincerà una clientela ancora più ampia dei precedenti. La ciclistica gestisce bene la potenza del motore, anzi sfodera doti finora poco evidenti. Come sempre bastano pochissimi chilometri per imparare a gestire i 250 kg della GS, che anche in questa versione sfoggia un avantreno granitico: a qualunque andatura segue le traiettorie come se fossero binari. Ma grazie al baricentro basso, la BMW è anche svelta nei cambi di direzione e divertentissima nei percorsi guidati. Le sospensioni Dynamic ESA ormai sono perfettamente a punto e assecondano ogni stile di guida. Altrettanto positivo il giudizio sull’impianto frenante, potente ma sempre ben dosabile.
Perché sì
Le mappature sono efficaci, soprattutto quella per la guida sul bagnato, e il nuovo motore è una vera “bomba”, è potente e spinge forte da subito. Il bilanciamento è il suo punto di forza e in movimento è più agile di quanto le dimensioni facciano supporre. Il comfort, poi, è paragonabile a quello di una moto da turismo sia per il pilota che per il passeggero, anche sulle lunghissime distanze.
Perché no
Il prezzo rimane sempre alto, soprattutto perchè gran parte dell'elettronica “obbligata” è optional, molte concorrenti hanno invece tutto di serie.