L’aspetto è vintage ma le soluzioni tecniche sono moderne: il motore 4 valvole è raffreddato a liquido, il telaio è in tubi di acciaio, mentre le sospensioni vedono al lavoro una forcella con steli di 41 mm e una coppia di ammortizzatori. L’impianto frenante all’anteriore monta un disco da 320 mm di diametro con pinza a quattro pistoncini, al posteriore invece un disco di 240 mm. I fari sono full LED e c’è un display LCD che offre le informazioni che servono, tra cui il livello del carburante e la marcia inserita. Peccato manchi una presa di ricarica USB.
Azzeccata la posizione di guida: sta bene anche chi ha le gambe lunghe, malgrado della moto siano piuttosto compatta. In città si apprezza il motore: sale rapido di giri, ha un’ottima risposta al comando del gas ed è abbinato a un cambio a sei rapporti preciso. Ottimo anche il comando della frizione, morbido e modulabile. Al crescere dei giri sono però avvertibili vibrazioni su manubrio e sella. Le sospensioni offrono un buon sostegno: la forcella è scorrevole, il mono invece fatica un po’ a filtrare le sconnessioni più pronunciate. La frenata è adeguata alle prestazioni.
Pregi e difetti
È facile da guidare, ha una posizione di guida comoda (anche per i più alti) e il motore è abbastanza brillante.
Gli ammortizzatori fanno sentire le buche, agli alti regimi si sentono vibrazioni su manubrio e sella.
Foto e immagini
BSA Bantam
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