Questa bella scrambler sfoggia linee classiche e ben riuscite, serbatoio a goccia, faro tondo e sella piatta. Il telaio è in acciaio e il reparto sospensioni vede all’opera una forcella con steli di 41 mm e una coppia di ammortizzatori che digeriscono abbastanza bene i fondi sconnessi, ma non vanno bene per il fuoristrada a causa della corsa ridotta. L'impianto frenante è composto da un disco anteriore da 320 mm e uno posteriore da 255 mm mentre i cerchi sono a raggi (19 pollici davanti, 17 dietro). Il motore monocilindrico raffreddato a liquido spinge bene ai bassi e medi regimi, dopo i 5.000 giri però la spinta cala e arrivano vibrazioni fastidiose. Fastidioso anche il calore trasmesso alle gambe del pilota. La posizione di guida non è quella che ci si aspetterebbe da una scrambler, il manubrio basso e lontano dal corpo costringe a stare con il busto un po’ caricato in avanti. Va bene fra le curve, ma è poco confortevole nell'uso in città. La sella è sufficientemente spaziosa e l’imbottitura garantisce un buon confort. Discreta la frenata, l’anteriore offre il giusto mordente mentre il comando posteriore è poco incisivo.
Pregi e difetti
Il motore spinge bene ai bassi e medi regimi, la linea è ben riuscita e la sella comoda.
Oltre i 5.000 giri compaiono vibrazioni piuttosto fastidiose, il motore scalda parecchio le gambe del pilota, il freno posteriore è debole.
Foto e immagini
BSA Scrambler
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