ll motore monocilindrico raffreddato a liquido ha la distribuzione bialbero 4 valvole. Per ridurre i consumi (già comunque bassi) è possibile selezionare la mappatura ECO, premendo un pulsante sul blocchetto destro e rinunciando solo a un po’ di grinta.
ll telaio è in alluminio, così come il forcellone con nervature a vista. I freni sono entrambi a disco, la forcella a steli rovesciati non è regolabile mentre il monoammortizzatore si regola solo nel precarico.
Dotazione ricca
La dotazione è completa e di qualità. Di serie troviamo una leggera batteria agli ioni di litio, un impianto luci “full led” e un sistema di accensione con smart key che permette di mettere in moto tenendo in tasca il telecomando. L’apertura della sella e del tappo del serbatoio benzina è a comando elettrico attraverso i tasti sul manubrio, mentre sul fianchetto montato sulla destra appena sotto il serbatoio c’è una porta USB per tenere sotto carica il cellulare.
Imposta rapida le curve
Sella comoda, pedane leggermente arretrate, manubrio alto e largo il giusto: la posizione di guida è naturale e poco affaticante. Il motore sfodera un bello spunto ai bassi regimi e un discreto allungo, ma sopra i 5.000 giri si sente anche qualche vibrazione su manopole e pedane. Su strada la Zontes è efficace, rapida nello scendere in piega ma allo stesso tempo abbastanza stabile nelle curve veloci, a patto di evitare comandi bruschi che possono mettere in crisi l’assetto. Le sospensioni hanno una taratura piuttosto rigida e mal digeriscono le buche. Bene invece il cambio, morbido e preciso negli innesti, e anche la frenata è adeguata alle prestazioni: l’anteriore va azionato con decisione, il posteriore è ben dosabile. Corretta la taratura dell’ABS.
Perché sì
La dotazione di serie è ricca, telaio e sospensioni sono di qualità, la dotazione tecnica altrettanto buona e la cura costruttiva non è affatto male
In sella si sta bene, la posizione di guida è comoda e permette di controllare al meglio la moto
Il cambio è morbido e preciso negli innesti e non va in crisi nemmeno se viene strapazzato
Perché no
Oltre i 5000 giri si sentono delle vibrazioni evidenti su pedane e manopole del manubrio che limitano un po’ il comfort
L’assetto morbido delle sospensioni va un po’ in crisi se si guida con comandi bruschi, per farla rendere al meglio conviene adottare la classica “guida rotonda” per farla scorrere al meglio in curva