NGS non è un solo modello, ma una intera famiglia composta da modelli che si differenziano per la potenza del motore, andando a coprire ogni tipo di esigenza dell'utente cittadino. Le linee sono frutto della collaborazione con la Italdesign fondata da Giorgetto Giugiaro, che nel corso dei suoi 50 anni di attività ha disegnato alcune tra le auto più belle e iconiche al mondo. La collaborazione con Askoll è stata molto proficua, donando agli scooter NGS un sapore "automobilistico" a metà tra il tradizionale e il moderno, un look cioè molto diverso da quello "minimalista" degli eS: basti guardare la linea dello scudo frontale dotato di fanaleria full led, massiccia e proporzionata, oppure il posteriore, con linee snelle.
Che ciclistica ha l'NGS-3?
L'NGS-3 eredita ciclistica, motore e batterie del "cugino" Evolution. Il motore brushless consente di raggiungere una velocità massima di 66 km/h, con un’autonomia fino a 96 km in mappatura ECO, grazie a due pacchi batteria agli ioni di litio (estraibili) con una capacità complessiva di 2800 Wh e 8,1 kg di peso per pacco batteria (meno di un pacco di bottiglie di acqua, per intenderci). Ad aumentare l'autonomia complessiva c'è il dispositivo di rigenerazione dell'energia, regolabile su due livelli di intervento: recupero in frenata, utile soprattutto in città, oppure recupero in decelarazione, alternativa efficace nei tratti più scorrevoli. Buoni i tempi di ricarica: il tempo necessario per passare da 0% a 100% è di circa 3 ore per 1kWh. Dal punto di vista delle sospensioni troviamo una forcella tradizionale all'anteriore e un mono disassato al posteriore, le ruote sono da 16" e montano gomme all'anteriore di 80/80 e al posteriore di 90/80.
I freni prevedono due dischi da 190 mm e sistema CBS di frenata combinata: in pratica, agendo sulla leva del freno anteriore si ripartisce la forza frenante su entrambi i dischi. Decisamente ridotto il peso: solo 83 kg, batterie comprese (che da sole valgono oltre 16 kg).
La posizione di guida dell'NGS-3
In sella al nuovo scooter Askoll si sta comodi: la seduta è bene imbottita e lo spazio per le gambe abbondante. La posizione di guida è corretta e naturale, con il busto eretto e i comandi al manubrio perfettamente sottomano e di facile gestione. Il suo terreno ideale sono le strade di città: tra le auto e nei classici "stop-and-go" urbani, si rivela un perfetto compagno di scorribande. Il peso piuma e le dimensioni ridotte consentono di districarsi nel traffico in scioltezza e le ruote alte da 16" favoriscono la scorrevolezza su ogni tipo di fondo, anche se le gomme un po' strette costringono a prestare attenzione ai binari del tram e a fondi "difficili" come il pavé e l'asfalto bagnato.
Come va l'Askoll NGS-3? Il motore spinge bene come nell'eS3, ha un discreto spunto da fermo (in mappatura Power) e una velocità massima utile per non trovarsi mai in difficoltà, neppure nelle strade a scorrimento veloce. Impressionante la silenziosità di marcia: la trasmissione è decisamente efficace, senza il solito sibilo di queste componenti. Discreto il lavoro delle sospensioni: la forcella assorbe bene le asperità, mentre il mono posteriore ha una risposta un po' secca e e filtra meno efficacemente le irregolarità della strada. L’impianto frenante si è dimostrato adeguato all’habitat cittadino per il quale è progettato l'NGS-3, ma per ottenere una risposta pronta è necessario in ogni caso strizzare bene le leve.
Perché sì
Qualità: sono realizzati in Italia con componenti di qualità, in più i design dell'NGS è una piccola perla made by Giugiaro.
Peso: leggero e compatto, è facile da guidare anche per chi ha poca esperienza, soprattutto in città dove le dimensioni compatte facilitano parecchio l'uso anche per i piloti meno smaliziati.
Pedana piatta: piccola ma abbastanza spaziosa per uno zaino o una borsa, fondamentale dato che il vano sottosella è pressoché inesistente.
Perché no
Autonomia: con una sola batteria si percorrono pochi chilometri, per cui è necessario optare per la doppia unità.
Sospensioni: un po' cedevoli ma se la cavano bene in città, anche se le buche più profonde si sentono.
Protezione: lo scudo stretto fa passare aria alle gambe, un "problema" che si percepisce come tale solo d'inverno e in caso di maltempo.
Galleria
Askoll NGS
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