Monta il brillante motore Blue Core da 292 cm3, le linee moderne riprendono lo stile di altri modelli Yamaha, le plastiche sono ben assemblate e di qualità, la sella è ampia e profonda mentre le pedane permettono di cambiare, seppur di poco, la posizione ai piedi. Molto ampio il vano sottosella (accoglie due caschi integrali e altri oggetti) e completa la dotazione elettronica che prevede controllo di trazione, ABS a 3 canali, avviamento con smart key, blocco elettronico della sospensione e display lcd. Non c’è la connessione al cellulare, ma dovrebbe essere solo questione di tempo.
Sospensione con blocco elettrico
La sospensione anteriore con schema LMW (Leaning Multi Wheel) è caratterizzata da un parallelogramma superiore e due steli per ruota di cui il posteriore ammortizza e quello davanti dà la direzionalità. Ben fatto il sistema di blocco elettrico della sospensione Standing Assist che lascia le sospensioni attive per ammortizzare le buche se si vuole spostare lo scooter da spento. Per le soste brevi c’è invece un pratico cavalletto laterale (che i concorrenti non hanno).
Spazioso e maneggevole
La sella è ampia e bella lunga, con un supporto lombare che permette di appoggiare la schiena per una guida più rilassata, mentre le pedane permettono di distendere leggermente le gambe inclinandole dietro lo scudo. Il pedale del freno è piccolo e non toglie spazio ai piedi, ma essendo molto arretrato è difficile da utilizzare. Una volta in marcia, si capisce già alla prima curva che il 300 è agile come i Tricity “piccoli”. Il motore ha un’ottima progressione, sopra i 5500 giri sfoggia una ripresa vigorosa, inferiore solo al 400 Peugeot, con i consumi più bassi del gruppo.
Inversioni senza problemi
Il Tricity è decisamente agile, anche nelle curve strette. Persino nelle inversioni di marcia e a bassa velocità è stabile e si guida facilmente. Le sospensioni fanno aderire sempre le due ruote anche quando si superano tombini e pavé. Nelle soste brevi invece si apprezza parecchio il cavalletto laterale, una chicca che hanno solo i Tricity.
Perché sì
Il bilanciamento e la stabilità, su strada infonde subito una grande sicurezza.
L’inserimento in curva progressivo e bilanciato, si tengono le traiettorie con precisione.
Il comfort, non è affatto male, le sospensioni sono morbide e assorbono bene.
L’elettronica di sicurezza; ABS (non obbligatorio) e controllo di trazione permettono di affrontare anche i pavé bagnati senza paura.
Il grande vano sottosella.
Perché no
Il parabrezza è stretto, in autostrada lascia scoperta la testa del pilota.
Il motore a velocità autostradali ha poca grinta, in ripresa sopra i 100 km/h fa fatica ad aumentare la velocità.
Il retroscudo può interferire con le ginocchia di chi guida.
L’allarme della smart key è fastidioso.