La SuperSport di Ducati è adatta a chi vuole divertirsi sulle strade di tutti i giorni più che in pista, grazie a una posizione in sella confortevole per pilota e passeggero (se entrambi di media statura) e una buona autonomia garantita dal serbatoio da 16 litri.
Tecnicamente ben dotata
Sotto la carena della Ducati SuperSport c’è il bicilindrico Testastretta 11° da 937 cm3 con 110 CV a 9.500 giri e con una coppia lineare (picco di 96,7 Nm a 6.500 giri) e ben gestibile grazie ai tre Riding Mode (Sport, Touring e Urban) collegati al comando del gas ride by wire. Oltre al cambio quickshift, antiwheeling, la Supersport può contare anche su ABS e controllo di trazione con funzione cornering. Il telaio è un traliccio in acciaio che sfrutta il motore come elemento portante, soluzione che favorisce l'agilità tra le curve. Confermato l’impianto frenante Brembo con pinze monoblocco M4-32 e dischi da 320 mm all’anteriore mentre la forcella con steli da 43 mm è dell'italiana Marzocchi, regolabile come il mono della Sachs. La versione S della SuperSport monta sospensioni Öhlins completamente regolabili.
Facile su strada, divertente tra i cordoli
Montando in sella si capisce che l’indole della SuperSport non è “estrema”, pur offrendo un’immediata e piacevole sensazione di controllo anche in pista: i manubri sono piuttosto chiusi, ma le pedane sono poco arretrate, più confortevoli su strada ma meno efficaci tra i cordoli. Il bicilindrico Testastretta spinge sempre forte, ma è estremamente regolare nell’erogare la potenza, in uscita di curva si può spalancare il gas senza problemi. In curva la SuperSport è svelta nel raggiungere la corda e precisa in percorrenza. La ciclistica a punto consente di concentrarsi sulla guida senza doversi preoccupare di movimenti o perdite di aderenza: il controllo di trazione e l’ABS, entrambi cornering, evitano di trovarsi in difficoltà. Bene il cambio elettronico, non sbaglia un colpo. Quasi perfetta la frenata.
Perché sì
La posizione di guida poco estrema che non stanca, adatta anche alle lunghe percorrenze
Le finiture: è curata nei minimi dettagli
L'elettronica completa, ben tarata e poco invasiva: traction control e ABS entrano solo quando servono davvero
Il cambio quickshift rapido e "instancabile"
Perché no
Il comfort di marcia limitato dallo scarso riparo del cupolino (pur se regolabile)
La taratura del monoammortizzatore piuttosto rigida che fa sentire le buche
Il passeggero non se la passa al meglio: la sella dedicata è poco imbottita e non c'è un solido appiglio