La SuperSport è adatta a chi vuole divertirsi sulle strade di tutti i giorni più che in pista, grazie a una posizione in sella confortevole per pilota e passeggero (se entrambi di media statura) e una buona autonomia, garantita dal serbatoio da 16 litri. Sotto la carena c’è il bicilindrico Testastretta 11°, ben gestibile grazie ai tre Riding Mode (Sport, Touring e Urban) collegati al comando del gas ride by wire. Oltre a cambio quickshift e al sistena antiimpennata, la Supersport può contare anche su ABS e controllo di trazione con funzione cornering. L’impianto frenante Brembo ha pinze monoblocco M4-32 e dischi da 320 mm all’anteriore, mentre la forcella con steli da 43 mm è dell'italiana Marzocchi, regolabile come il mono della Sachs. La versione S della SuperSport monta invece sospensioni Öhlins completamente regolabili. La posizione di guida con manubri piuttosto chiusi, ma pedane poco arretrate è abbastanza confortevole per una sportiva. Il bicilindrico spinge sempre forte, ma trasmette la potenza in modo regolare, in curva la SuperSport è svelta nel raggiungere la corda e precisa in percorrenza. Bene il cambio elettronico, non sbaglia un colpo. Quasi perfetta la frenata.
Quale scegliere
La versione S ha sospensioni di migliore qualità, ma la base anche da questo punto di vista non delude e fa risparmiare parecchio
Pregi e difetti
Le finiture sono curate nei minimi dettagli, l'elettronica è completa, la tenuta di strada è da "vera" Ducati
Il comfort di marcia è limitato dallo scarso riparo del cupolino, la taratura del monoammortizzatore è piuttosto rigida, il passeggero non ha un solido appiglio
Foto e immagini
Ducati SuperSport
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