Prestazioni ed elettronica al top
È spinta dall'esuberante V4 di 65° da 175 CV e 121 Nm di coppia, tenuto a bada dai sistemi elettronici del pacchetto APRC, che ora sfrutta la più potente centralina Marelli 11MP e una piattaforma inerziale a sei assi. Abbiamo così il controllo del freno motore regolabile, che va ad affiancare ben 6 riding mode, tre per la pista (di cui due personalizzabili) e tre per la strada (di cui uno personalizzabile), che agiscono sui parametri del Traction Control, del Wheelie Control, del freno motore, dell'ABS, del Launch Control, del limitatore di velocità e del cruise control. Dal punto di vista estetico spicca il gruppo ottico anteriore con faretti a triplo led, con luci DRL e sistema "bending lights" (in curva si accendono le luci interne alla piega) e la soluzione a "doppia parete" della carenatura, che permette di avere un aspetto pulito e filante senza rinunciare alle alette aerodinamiche che vengono "nascoste" nell'intercapedine.
Ciclistica raffinata
La ciclistica vede al lavoro un telaio a doppio trave, in alluminio come il forcellone di derivazione MotoGP, con capriata di rinforzo inferiore, studiata per avere maggiore rigore in accelerazione. Di Sachs le sospensioni, con forcella con steli da 43 mm e monoammortizzatore con piggy back, completamente regolabili. La versione Factory sfoggia invece le sospensioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0. Tutto Brembo invece l'impianto frenante con pinze radiali M50 e dischi flottanti da 330 mm all'anteriore e disco da 220 mm al posteriore.
Su strada e in pista
Sulla Tuono V4 si sta abbastanza comodi: sella spaziosa, manubrio alto e serbatoio snello rendono la posizione di guida confortevole su strada, senza perdere di efficacia anche tra i cordoli. Il motore V4 spinge forte a tutti regimi, l’erogazione è potentissima ma lineare e sempre gestibile. Efficace ma poco invasiva l’elettronica: grazie alla IMU il freno motore “lavora” tenendo conto dell’angolo di piega e il sistema antimpennata tiene a bada l’avantreno in accelerazione. Bilanciamento quasi perfetto ed elettronica a punto rendono la Tuono un perfetto “animale da circuito”: precisa in inserimento, stabile sul veloce, mai “nervosa” anche usando il gas senza riguardi. Su strada invece l’assetto rigido digerisce male le buche e la potenza del motore va gestita con grande attenzione
Perché sì
Il piacere di guida: tra le curve è tra le naked più efficaci, soprattutto in pista
La ciclistica a punto e la dotazione tecnica di qualità
Elettronica: il sistema APRC è sorprendente per efficacia
Prestazioni: il V4 1100 spinge forte a tutti i regimi
Perché no
Comfort: sella poco imbottite e assetto sportivo delle sospensioni alla lunga affaticano
Il prezzo, in parte giustificato da prestazioni e dotazione tecnica ma sempre alto
Il passeggero davvero poco considerato sulla Tuono