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Aprilia Tuono V4 1100 Factory - La superbike è meglio "nuda"

La Tuono in versione top è molto più godibile della sorella RSV4, su strada e anche in pista. E ora monta di serie le sospensioni “intelligenti” che la rendono ancora più efficace. Destinata a piloti esperti, ha un prezzo corretto
Come è fatta
Aprilia è stata la prima nel 2002 a “svestire” una superbike per creare una maxinaked ad altissime prestazioni: dalla RSV1000 nacque così la Tuono. La ricetta non è cambiata con l’arrivo della RSV4, che spogliata nel 2011 ha “donato” ciclistica e motore V4 alla Tuono V4. L’ultima evoluzione di questo progetto è la Tuono V4 1100 Factory my 2019, presentata al salone di Milano con una dotazione elettronica degna di una MotoGP.
Sospensioni intelligenti
Sulla Factory debutta il nuovo sistema di sospensioni semiattive (ammortizzatore di sterzo compreso) messo a punto da Öhlins e capace di cambiare da solo le tarature (in compressione ed estensione) in base al percorso e allo stile di guida. Il pilota deve solo selezionare una delle tre impostazioni base (Road, Sport e Track), al resto ci pensa la centralina con piattaforma inerziale. L’impianto può anche funzionare “manualmente”: in questo caso le tarature selezionate rimangono “fisse”, ma il pilota in ogni caso può cambiare a piacimento le regolazioni creando settaggi personalizzati da usare in entrambe le modalità (semiattiva e manuale). Resta immutato il motore 1100 V4 da 175 CV e anche la precedente dotazione elettronica che include tre mappe motore, cambio elettronico “up & down”, ABS e controllo di trazione cornering, sistema anti impennata, cruise control, launch control per partenze “a razzo” e il limitatore di velocità per la corsia box. Di altissima qualità la ciclistica con telaio in alluminio e forcellone a doppia capriata. L’impianto frenante Brembo sfoggia dischi anteriori da 330 mm e raffinate pinze radiali monoblocco M50. 
I cerchi sono fusi in alluminio. L’impianto frenante può contare su due dischi da 330 mm con pompa e pinze radiali, nonché ABS cornering (disinseribile) regolabile su 3 mappe. La semicarenatura riduce un po’ la pressione dell’aria in velocità, a patto di sdraiarsi sul serbatoio. Il faro anteriore è di tipo tradizionale: niente led

Come va
La posizione di guida è sportiva ma comoda col busto caricato in avanti e le braccia distese sul largo manubrio, la sella è poco imbottita ma non disturba e le pedane sono arretrate il giusto per essere a proprio agio su strada e in pista. Le tre mappe del motore cambiano l’erogazione, ma la potenza è sempre la stessa (elevatissima): il quattro cilindri Aprilia è fluido ai bassi ma dopo i 5.000 giri diventa una belva, ben assistitito dal cambio elettronico che permette di passare da una marcia all’altra in un attimo. Abbiamo apprezzato le sospensioni elettroniche Öhlins: la Tuono è ancora più precisa ed efficace, assorbendo le imperfezioni della strada meglio della precedente versione. Ottima anche la frenata: l’impianto si gestisce con un dito, attacca graduale ma appena si pinza decisi sfodera una potenza impressionante.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore 4 tempi 4 cilindri
Cilindrata (cm3) 1077
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 175
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 83
Interasse (cm) 145
Lunghezza (cm) 207
Peso (kg) 184
Pneumatico anteriore 120/70 - 17"
Pneumatico posteriore 200/55 - 17"
Capacità serbatoio (litri) 18,5
Riserva litri 4
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Aprilia Tuono V4 V4 Factory 2019

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