Monta un raffinato monocilindrico con distribuzione bialbero quattro valvole e raffreddamento a liquido, un’unità moderna e compatta dotata di sistema a iniezione a sei sensori di controllo.
Avviamento "facile"
Tradizionale la ciclistica con telaio in acciaio compatto e leggero, cerchi da 17 pollici in lega, forcella telescopica e monoammortizzatore, entrambi non regolabili. L’impianto frenante può contare invece su due dischi a margherita (da 290 mm all’anteriore e 187 mm al posteriore) controllati dall’ABS di serie (anche se non è obbligatorio sulle 125). Di serie anche i fari a led e il sistema Easy Start che permette di avviare il motore sfiorando per un attimo il pulsante di avviamento.
Monocilindrico grintoso
La GSX-S fila rapida nel traffico: la seduta bassa, il peso ridotto e l’ottimo raggio di sterzo la rendono facilissima da guidare fin dai primi metri. La posizione di guida è comoda, leggermente caricata in avanti, solo chi supera il metro e settantacinque sta un po’ rannicchiato. Sorprendente il motore: nonostante la cavalleria limitata per legge a 15 CV, risponde pronto e “cattivo” all’acceleratore e allunga deciso fino alla zona rossa a 12.000 giri. Quando arrivano le curve ci si diverte parecchio: la “Suzukina” è rapida nello scendere in piega e sempre sicura, solo nei curvoni più veloci l’avantreno perde un pochino di precisione per via della taratura morbida della forcella mentre il monoammortizzatore lavora bene. Convince la frenata, potente il giusto e con un ABS tarato correttamente.