Vestendo la naked Z 650 come “l’antenata” del 1977, Kawasaki ha realizzato una moto dallo stile retrò, facile ma ben dotata.
"Classica" anche nella dotazione
Il telaio a traliccio in acciaio leggero (da soli 13kg) e il motore (68 cavalli a 8.000 giri/min) sono gli stessi utilizzati per la RS, ma la Z 650 è una naked grintosa con dotazioni di buon livello: al telaio a traliccio in acciaio sono abbinati la forcella telescopica con steli da 41 mm e il mono regolabile nel precarico molla mentre la frenata è assicurata da un doppio disco da 300 mm all'anteriore "morsi" da pinze assiali ed uno da 220 mm al posteriore.
Preferisce la guida "rotonda"
La posizione di guida è comoda: la sella piatta e spaziosa e il manubrio alto mettono subito a proprio agio piloti di ogni taglia, ed anche l’eventuale passeggero ha una buona sistemazione. Su strada è molto maneggevole, si trova a proprio agio sia in città sia nella classica gita fuoriporta e tra le curve è divertente, a patto che l'andatura non si faccia troppo "allegra" altrimenti le sospensioni con taratura "morbida" mostrano il fianco. Il motore offre una bella spinta ai bassi e medi regimi mentre è solo discreto l'allungo. Bene la frenata, non troppo aggressiva e facilmente modulabile. Preciso il cambio.
Perché sì
È ben fatta, con riusciti richiami al passato senza tralasciare la "sostanza" e prestazioni adeguate
Il bicilindrico "facile", perfetto per chi ha poca esperienza
La posizione di guida comoda e "naturale", accogliente per piloti di ogni taglia
Perché no
L'assenza di protezione dall'aria che alla lunga stanca
Qualche vibrazione ma solo nella zona alta del contagiri
La forcella con taratura "morbida", perfetta per la città meno per la guida sportiva