La Duke 790 ha la stessa linea spigolosa e aggressiva che caratterizza tutte le naked della casa austriaca.
Anche per i "neopatentati"
E' equipaggiata col motore bicilindrico frontemarcia LC8c sviluppato da KTM che eroga 95 CV (disponibile anche con potenza ridotta a 35 KW per i possessori di patente A2) a 8000 giri e 88 Nm a 6500 giri, dotato di due contralberi e lubrificazione a carter semi secco con radiatore per l'olio. Il telaio è in acciaio con struttura portante posteriore in alluminio pressofuso, con il forcellone pressofuso a traliccio aperto. Come sospensioni ha forcella WP Apex da 43 mm a steli rovesciati, un mono WP Apex con precarico e ritorno regolabili e l'ammortizzatore di sterzo. L'impianto freni è di qualità: anteriore a doppio disco da 300 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e pompa radiale, disco singolo posteriore da 240 mm.
L'elettronica che serve
Completa la dotazione elettronica con l'acceleratore ride by wire con tre mappature (Sport, Street e Rain), ABS con modalità Supermoto e controllo di trazione sensibili all'angolo di piega. Sono invece optional il cambio quick shift e il riding mode Track, destinato all'uso in pista. Tutte le informazioni sono visibili sul cruscotto con display da 5" che sfrutta la tecnologia TFT, a colori. Full Led la fanaleria.
Perché sì
La maneggevolezza: tra le curve è rapida e reattiva ai comandi del pilota
Il bicilindrico sfruttabile e efficace in ogni situazione, facile da gestire anche nella mappa più "spinta"
La posizione di guida è azzeccata sia per la guida sportiva che per l'uso di tutti i giorni
Perché no
Le finiture sono discrete ma migliorabili, alcuni dettagli sono un po' economici
L'elettronica di serie è completa ma all'appello manca il cambio quick shift, solo optional
Il passeggero è poco considerato: sella e pedane alte e nessun appiglio