Secondo CFmoto, la 700CL-X è “un prodotto premium alla portata di tutti”. Disegnata e sviluppata per il mercato europeo, ha una carrozzeria dalle linee personali integrata col telaio a traliccio in tubi di acciaio. Il motore è un’evoluzione del bicilindrico 650 (a sua volta di derivazione Kawasaki), con cilindrata che sale a 693 cm3 per il maggiore alesaggio. La centralina elettronica gestisce l’acceleratore ride-by-wire e il cruise control (di serie, mentre non è previsto il controllo di trazione). Due le mappature disponibili: Sport a potenza piena (70,1 CV) ed Eco, con potenza ridotta a 50 CV e una coppia inferiore del 40%. La forcella Kayaba è completamente regolabile, come il mono (ma solo in estensione) e i freni sono della spagnola J.Juan. Di serie le collaudate Pirelli MT60 RS, usate dalle migliori concorrenti. Curate le finiture: nel sottosella ci sono due prese USB per caricare cellulare e gadget vari.
La posizione di guida è comoda, col busto leggermente in avanti che evita di affaticare la schiena. A bassa velocità si rivela maneggevole e nelle manovre non crea problemi, grazie alla posizione di guida rialzata e alla sella scavata col piano a soli 78 cm da terra che la fa sembrare anche più leggera di quanto sia (la casa dichiara 189 kg a secco). Il bicilindrico CFmoto è un motore a due facce: è regolare ed “educato” fino a 5.000 giri, poi cambia voce e la spinta diventa nettamente più vigorosa, anche allungando oltre gli 8.000 giri della zona rossa. La ciclistica è compatta, ma ben studiata: nel misto la CL-X è efficace senza diventare mai impegnativa, grazie alle sospensioni di qualità che garantiscono sempre un comportamento prevedibile e sicuro. Ok anche i freni, potenti ma entrambi perfettamente modulabili.