È spinta da un bicilindrico a V trasversale di 90° di 853 cm3, con la classica distribuzione ad aste e bilancieri e due valvole per cilindro, accreditato di 65 CV e una coppia massima di 73 Nm.
Ciclistica "solida", senza fronzoli
A livello elettronico troviamo il controllo di trazione (disinseribile) su due livelli e un ABS efficace, grazie al sensore di pressione. La forcella telescopica, fissa, ha steli da 40 mm mentre i due ammortizzatori sono regolabili nel precarico. Di Brembo l'impianto frenante, con dischi singoli: da 320 mm all'anteriore e 260 mm al posteriore. Il peso dichiarato è di 218 kg in ordine di marcia. Contenuti i consumi: la casa dichiara oltre 400 km con un pieno di carburante.
Preferisce la guida "rotonda"
Sulla V7 ci si sente subito “a casa”: la triangolazione sella-pedane-manubrio è perfetta e offre spazio per piloti di tutte le taglie. Le sospensioni a lunga escursione e la sella ben imbottita migliorano il comfort di marcia della V7 che riesce a filtrare al meglio le asperità e digerisce anche le strade parecchio rovinate. In marcia la V7 è una moto "facile": il bicilindrico spinge deciso ai bassi, con una erogazione lineare sempre facilmente gestibile a tutti i regimi di utilizzo, perfetta anche per chi ha poca esperienza per divertirsi in sicurezza. Tra le curve la V7 non delude: scende in piega abbastanza rapida e in velocità sfodera un avantreno preciso nonostante la taratura "morbida", meglio infatti lasciarla scorrere in curva evitando comandi bruschi. Perfettibile la frenata, modulabile e potente quanto serve ma solo a patto di strizzare con molta forza la leva.
Perché sì
Il comfort di marcia elevato grazie a sella ben imbottita e sospensioni a lunga escursione
Il bicilindrico facile da gestire, perfetto per piloti "in erba" ma anche solo per la guida rilassata
La posizione di guida naturale, comoda e spaziosa per pilota e passeggero
Perché no
Le vibrazioni agli alti regimi, tipiche del bicilindrico a V ma alla lunga fastidiose
I freni vanno azionati con decisione per rendere al meglio
Nella guida sportiva le sospensioni "morbide" mostrano il fianco, soprattutto la forcella a lunga escursione