“Cafè racer” all’italiana
Curatissima e divertente, questa sportiva retrò è la più bella (e costosa) delle piccole Guzzi
Image
€ 9.910
Pregi
Estetica
Bella e vistosa, è la migliore tra le “retrò sportive”
Motore
Ha un’erogazione fluida ed è brillante ai medi regimi, i più utilizzati
Guida
Diverte senza impegnare
Bella e vistosa, è la migliore tra le “retrò sportive”
Motore
Ha un’erogazione fluida ed è brillante ai medi regimi, i più utilizzati
Guida
Diverte senza impegnare
Difetti
Prezzo
Anche se si tratta di una “edizione numerata”, costa comunque parecchio
Freni
Mancano di mordente
Cambio
Migliorabile, è ancora lento e poco preciso
Anche se si tratta di una “edizione numerata”, costa comunque parecchio
Freni
Mancano di mordente
Cambio
Migliorabile, è ancora lento e poco preciso
Foto e immagini
In sintesi
La Racer è la versione “top” della gamma V7, che oltre a lei comprende la versione base Stone e la classica Special. Prodotta in edizione numerata (con tanto di targhetta sulla piastra superiore di sterzo), la V7 Racer non passa sicuramente inosservata con il suo aspetto da “café racer” anni 70, le fuoriserie che gli appassionati realizzavano un tempo con le loro mani: serbatoio cromato, vistose tabelle portanumero, sella monoposto con guscio coprisella (a richiesta si può avere il kit sella biposto e pedane passeggero: costa 257 euro), pedane arretrate da vera sportiva e numerosi particolari in alluminio spazzolato. Il motore è l’ultima evoluzione del bicilindrico a V di 750 cm3, montato dallo scorso anno su tutte le V7 e apprezzato per la brillantezza ai medi regimi, le discrete doti di allungo e i consumi limitati. A livello ciclistico la Racer sfoggia una vistosa verniciatura in rosso per il classico telaio a doppio culla sdoppiabile, ma soprattutto due validi ammortizzatori Bitubo completamente regolabili con un pomello a scatti. Unica nota negativa è il prezzo piuttosto elevato, anche se allineato a quello delle concorrenti “retrò-sportive”.
Come va
Su strada
La posizione di guida è moderatamente sportiva, col busto caricato quanto basta sui semimanubri: non è scomoda, bisogna solo farci l’abitudine. Chi supera il metro e 80 guida però con le gambe rannicchiate a causa delle pedane piuttosto alte, arretrate e vicine alla seduta. Sui percorsi pieni di curve la V7 Racer è molto divertente: leggera e maneggevole, passa rapida da una curva all’altra grazie alle gomme strette. Poco potenti i freni, vanno strizzati con forza per evitare di arrivare “lunghi”: ci vorrebbe un doppio disco davanti... e l’ABS.
In autostrada
La protezione offerta dal piccolo parabrezza e dal serbatoio sono più che sufficienti per affrontare qualche trasferta autostradale. La stabilità sul dritto è buona (anche in coppia, se si monta il “kit passeggero”), i consumi ridotti e le vibrazioni contenute, almeno fino ai medi regimi. Insomma, non se la cava male per essere un bicilindrico di media cilindrata. La posizione di guida sportiva però non è il massimo per affrontare lunghi tratti: alla lunga ci si affatica, soprattutto per colpa della seduta poco imbottita.
In città
Il peso contenuto e la sagoma snella e compatta permettono di manovrare agevolmente anche nel traffico più intenso e facilitano le manovre da fermo e a bassa velocità. Il motore ha un’erogazione particolarmente fluida: anche se la coppia “in basso” non è di quelle che strappano le braccia, con la V7 si può viaggiare in relax senza usare troppo il cambio. Le sospensioni invece sono tarate piuttosto rigide: anche se gli ammortizzatori sono completamente regolabili e permettono di adattare il settaggio alle proprie esigenze di guida, su pavé e strade dissestate si salta.
La posizione di guida è moderatamente sportiva, col busto caricato quanto basta sui semimanubri: non è scomoda, bisogna solo farci l’abitudine. Chi supera il metro e 80 guida però con le gambe rannicchiate a causa delle pedane piuttosto alte, arretrate e vicine alla seduta. Sui percorsi pieni di curve la V7 Racer è molto divertente: leggera e maneggevole, passa rapida da una curva all’altra grazie alle gomme strette. Poco potenti i freni, vanno strizzati con forza per evitare di arrivare “lunghi”: ci vorrebbe un doppio disco davanti... e l’ABS.
In autostrada
La protezione offerta dal piccolo parabrezza e dal serbatoio sono più che sufficienti per affrontare qualche trasferta autostradale. La stabilità sul dritto è buona (anche in coppia, se si monta il “kit passeggero”), i consumi ridotti e le vibrazioni contenute, almeno fino ai medi regimi. Insomma, non se la cava male per essere un bicilindrico di media cilindrata. La posizione di guida sportiva però non è il massimo per affrontare lunghi tratti: alla lunga ci si affatica, soprattutto per colpa della seduta poco imbottita.
In città
Il peso contenuto e la sagoma snella e compatta permettono di manovrare agevolmente anche nel traffico più intenso e facilitano le manovre da fermo e a bassa velocità. Il motore ha un’erogazione particolarmente fluida: anche se la coppia “in basso” non è di quelle che strappano le braccia, con la V7 si può viaggiare in relax senza usare troppo il cambio. Le sospensioni invece sono tarate piuttosto rigide: anche se gli ammortizzatori sono completamente regolabili e permettono di adattare il settaggio alle proprie esigenze di guida, su pavé e strade dissestate si salta.
Rilevamenti
Velocità massima (km/h) | 167,7 |
Accelerazione | secondi |
0-400 metri | 14,6 |
0-1000 metri | 28,5 |
0-100 km/h | 6,0 |
Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
400 metri | 14,6 |
1000 metri | 28,8 |
Potenza massima alla ruota | |
CV/kW | 43,4/32,4 |
Giri al minuto | 6565 |
Frenata | metri |
Da 100 km/h | 53 |
Consumi | km/l |
Autostrada | 17,9 |
Extraurbano | 23,1 |
A 90 km/h | 23,6 |
A 120 km/h | 19,2 |
Al massimo | 14,6 |
Autonomia | km |
A 120 km/h | 422,9 |
Al massimo | 320,4 |
Acquisizione dati con CORRYS-DATRON DAS1A.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Banco prova Dynojet's 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
Motore | 4 tempi bicilindrico |
Cilindrata (cm3) | 744 |
Cambio | a 5 marce |
Potenza CV(kW)/giri | 48(35)/6200 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Pneumatico anteriore | 100/90 - 18" |
Pneumatico posteriore | 130/80 - 17" |
Altezza sella (cm) | 81 |
Peso (kg) | 179 |
Capacità serbatoio (litri) | 22 |
Autonomia (km) | nd |
Velocità massima (km/h) | nd |
Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Image
Passo |
207.00
|
Lunghezza |
219.00
|
Altezza sella |
81.00
|
Moto Guzzi V7 Racer 2012
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Commenti
Peccato per quei cilindri che spuntano come due corna.
Sarà anche la caratteristica della Guzzi, ma la rendono goffa, se fossero in linea sarebbe perfetta.
Poi della V7 manca una versione scrambler, annunciata e mai prodotta, come al solito i produttori fanno solo tanti annunci e chiacchiere ma sono pochi fatti concreti.
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ma solo pochi fatti concreti
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Ogni moto deve avere una particolarità, il motore a v esterno è particolarità di Guzzi e deve rimanere tale nel tempo. Ricordiamoci che Guzzi è un prodotto di nicchia. Difetti secondo me è la mancanza di ABS ed il serbatoio troppo stretto .
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va bene, ma non puoi chiamare Racer una moto con 43 cavalli... questa è la caricatura di una racer! Non deve essere una belva, per carità, ma se rischi di farti lasciare indietro da uno scooter secondo me non ci siamo
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