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Betamotor

Betamotor S.p.a.
Pian dell'Isola 72
50067, Rignano sull'Arno (Fi)
Come altre industrie nate nel primo Novecento, la fiorentina Società  Giuseppe Bianchi iniziò l’attività con la produzione di biciclette nel 1904. Il nome attuale è stato invece introdotto alla fine degli anni Quaranta, fondendo le sigle dei titolari dell’epoca: Bianchi Enzo e Tosi Arrigo. Il primo modello a motoveicolo fu realizzato applicando un motore ausiliario con trasmissione a rullo a una delle biciclette in produzione.
La prima “vera” Betamotor è la Vulcano 160 del 1952, con la quali l’azienda iniziò a produrre anche i motori. Dai primi anni Settanta, con il trasferimento dello stabilimento da Firenze a Rignano sull’Arno, la gamma è stata progressivamente indirizzata verso i modelli con impostazione fuoristradistica, prima con moto da cross e da regolarità (l’attuale enduro), e successivamente con quelle per il trial. Proprio in quest’ultimo settore la Betamotor ha raccolto i più significativi successi, con una lunga serie di titoli mondiali.
Prova

Agile, leggera e va ovunque

Rinnovata in vari dettagli, la Alp è davvero facile da guidare. Va benissimo in città e ancora meglio in fuoristrada, scatta rapida e consuma poco... ma evitate le autostrade!
Prova

Leggera, pratica e inarrestabile

La “tuttofare” della casa toscana è agile, snella, pesa poco e ha prestazioni dignitose. Va benissimo in città e nel misto, sullo sterrato e in tangenziale. Prezzo corretto
Prova

Motardina "da corsa"

La Track è la versione più curata nella gamma RR di Betamotor. Ha sospensioni di qualità, numerosi dettagli racing e un prezzo elevato ma corretto
Prova

La qualità si paga

Grintosa e costruita con cura, ha una buona dotazione di serie e sospensioni di qualità. Sella dura, prezzo alto.
Prova

Vestito da cattivo e dote da "ricco"

Ha linee immutate da anni, ma con le nuove grafiche sembra più aggressivo. Compatto e leggero, ha un motore brillante ed è robusto. La dotazione di serie è superiore alla media.