La crossover di Moto Morini è spinta da un bicilindrico frontemarcia inserito in una struttura a traliccio in tubi di acciaio con forcellone in alluminio. La forcella Marzocchi a steli rovesciati da 50 mm è completamente regolabile, così come il mono della giapponese Kayaba. Ridotta al minimo l’elettronica: ci sono solo l’ABS disinseribile e due mappature motore. La dotazione comprende anche parabrezza regolabile, fari full LED, sella regolabile in altezza, paramani, cruscotto con schermo TFT da 7 pollici, frizione antisaltellamento e due prese (USB e USB-C). L’impianto frenante Brembo vede al lavoro due dischi da 298 mm anteriori e uno da 255 posteriore. In sella si sta comodi e tra le curve ci si muove agilmente. Ok la taratura delle sospensioni che favorisce sia il comfort di marcia che la guida in fuoristrada dove la Morini si dimostra efficace e con una ciclistica all'altezza di percorsi anche più impegnativi delle classiche strade bianche.
Quale scegliere
Le differenze tra le varie versioni sono solo estetiche.
Pregi e difetti
Il prezzo è buono e le sospensioni raffinate, la posizione di guida è confortevole e poco stancante.
Il bicilindrico trasmette vibrazioni oltre i 5.000 giri, i comandi dei freni vanno azionati con decisione.
Foto e immagini
Moto Morini X-Cape
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