La X-Cape di Moto Morini è spinta da un bicilindrico frontemarcia di 649 cm3 con distribuzione a quattro valvole per cilindro, iniezione elettronica e una potenza di 60 CV a 8.250 giri.
Dotazione tecnica di pregio
Soluzione tradizionale per la ciclistica, con una struttura a traliccio in tubi di acciaio e un forcellone in alluminio. La forcella Marzocchi a steli rovesciati da 50 mm è completamente regolabile, così come il mono della giapponese Kayaba. Il serbatoio del carburante è da 18 litri e Il parabrezza è regolabile manualmente. Le ruote sono nelle misure classiche delle crossover (19” all’anteriore e 17” al posteriore), mentre le gomme sono le tassellate Pirelli Scorpion Rally STR. Unico sistema "elettronico" presente è l’ABS (obbligatorio) di tipo disinseribile, integrato con l’impianto frenante Brembo con due dischi da 298 mm anteriori e uno da 255 posteriore. Il cruscotto sfrutta un ampio display TFT da ben 7” con la luminosità che varia automaticamente in base alla luce esterna e i comandi al manubrio sono retroilluminati.
Bene su strada e "fuori"
In sella alla X-Cape si sta comodi: la triangolazione sella, manubrio, pedane è azzeccata, la posizione di guida naturale e i fianchi stretti aiutano anche i meno dotati in altezza a poggiare i piedi a terra. Il bicilindrico non spaventa in quanto a potenza e rapidità nell'erogarla ma è regolare e privo di incertezze ed ai medi e alti regimi mostra una discreta grinta. Ben bilanciata, tra le curve si muove agilmente nonostante il peso elevato e una taratura delle sospensioni che favorisce sia il comfort di marcia che la guida in fuoristrada dove la Morini si dimostra efficace e con una ciclistica all'altezza di percorsi anche più impegnativi delle classiche strade bianche. Potente la frenata, fin troppo esuberante al posteriore che, quando si disattiva l'ABS per il fuoristrada, tende al bloccaggio. Preciso e rapido negli innesti il cambio.
Perché sì
Il prezzo decisamente concorrenziale nonostante la dotazione di serie di buon livello
Le sospensioni raffinate, regolabili
La posizione di guida naturale, confortevole e poco stancante
Perché no
Le prestazioni del bicilindrico, piuttosto "pigro" ai bassi regimi
Il peso elevato che in ordine di marcia supera i 230 kg
Il freno posteriore poco modulabile, con l'ABS disinserito tende al bloccaggio