Se siete alle prime armi e di gamba “corta” questa mini custom fa al caso vostro. Monta ruote da 16 pollici all’anteriore da 15 al posteriore, ha una sella rasoterra, è corta e pesa poco, sembra quasi una midi moto. Basica anche la dotazione tecnica, monta un motore monocilindrico 4 tempi con raffreddamento ad aria, distribuzione monoalbero a due valvole e cambio a cinque marce. Tradizionale il telaio in tubi d’acciaio con schema a doppia culla.. Ha una potenza massima di 10 CV a 9.000 giri e consumi (dichiarati) da record: 2,3 litri per 100 km. L’impianto frenante è a doppio disco (da 276 mm all’anteriore e da 240 mm al posteriore) tenuti a bada da un sistema combinato che ripartisce automaticamente l’azione su entrambe le ruote anche usando un solo comando. Le sospensioni vedono al lavoro una coppia di ammortizzatori cromati e una forcella telescopica.
Molto agile
In movimento la Superlight tiene fede alle promesse: è molto maneggevole e capace di manovrare in un fazzoletto, ma chi è sul metro e ottanta però guida con le gambe un po’ troppo rannicchiate. Il motore ha prestazioni tranquille, a prova di principiante, agli alti regimi però trasmette qualche vibrazione di troppo che si sente soprattutto su pedane e manopole. Così così il comfort: le sospensioni economiche fanno sentire tutte le buche e sui pavé si saltella. L’impianti frenante è adeguato alle prestazioni ma i comandi vanno azionati con decisione per ottenere rallentamenti decisi.