Sembra uno scooter, ma la tecnica è da moto, a partire dal telaio "a vista" che fonde parti in tubi di acciaio a elementi in alluminio ricavato dal pieno. La posizione di guida è d'attacco, 81,5 i centimetri da terra della sella, e sotto al naso ci sono semimanubri, piastra di sterzo e un cruscotto TFT a colori di derivazione motociclistica. Anche il motore è da vera moto: si tratta di un bicilindrico grintoso con marce e frizione, infatti il cambio è a sei rapporti e la trasmissione a catena. Su strada si fa notare, complici le vistosi appendici aerodinamiche e il doppio scarico sotto alla sella, ma sorprende il peso contenuto in 190 kg. Non è finita qui perché il monoammortizzatore è vincolato ad un particolare sistema che, in pochi secondi, permette di modificare l'altezza del posteriore per migliorare la dinamica di guida.
Pregi e difetti
Tra le curve è agile e reattivo, i freni sono potenti e modulabili e invogliano a staccare profondo. Il motore è grintoso e ricco di coppia.
Manca il cambio elettronico, un mezzo così se lo meritava. La posizione di guida è molto vicina a quella di uno scooter, quindi con il peso tutto scaricato sulla sella. Prezzo alto.
Foto e immagini
Italjet Dragster 700
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