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Italjet Dragster 700 Twin: sembra uno scooter, ma va come una moto

È folle e rivoluzionario come il suo antenato ma non ha niente a che fare con gli scooter, se non per l'estetica: sospensioni da moto, motore con cambio a sei marce e una guida emozionante 

Nel corso della sua lunga storia, Italjet si è sempre fatta riconoscere per mezzi a due ruote fuori dal comune. Primo tra tutti il Dragster, uno scooter rivoluzionato, nato negli anni '90 e caratterizzato dalla sua ciclistica "a vista" con telaio a traliccio e sospensione anteriore monobraccio con un particolare schema di leveraggi per posizionare l'ammortizzatore tra i piedi del pilota. La magia sembrava essersi spenta nei primi anni 2000, ma grazie alla passione di Massimo Tartarini, figlio del fondatore Leopoldo, Italjet è tornata con uno dei mezzi a due ruote più folli di sempre: il Dragster 700 Twin, e noi lo abbiamo provato!

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Come è fatto

Linee basse, allungate, peso scaricato tutto sulla sella. A vederlo da lontano sembra a tutti gli effetti uno scooter, ma questa novità non ha nient'altro in comune con i mezzi con variatore a cui siamo abituati. Prima di tutto perché il 700 Twin ha il cambio manuale a sei rapporti con leva della frizione e leva a piede come su una moto. Il motore, infatti, è un bicilindrico frontemarcia da 692 cm3 capace di 68 CV a 8.500 giri/min e 70 Nm di coppia a 6.000 giri/min. Poi, oltre all'estetica enfatizzata da appendici aerodinamiche, sotto alla sella del passeggero sono stati posizionati due silenziatori Akrapovic in stile Superbike e il carter destro è dotato di un maxi oblò, come sulle special più appariscenti.

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Lo scudo è l'unica "cosa" da scooter del Dragster

Il pacco frizione non è però l'unico elemento a vista: infatti il telaio composto da un traliccio in acciaio ed elementi in alluminio è in bella mostra. Davanti c'è una forcella a steli rovesciati regolabile e dietro il monoammortizzatore è dotato di un particolare sistema eccentrico per regolare l'altezza e variare la dinamica di guida in pochissimi secondi. Ma non è finita: l'impianto frenante è Brembo con pompa e pinze radiali, dischi anteriori da 270 mm e gomme Pirelli montate su cerchi da 15". Il cruscotto TFT a colori da 5" è condiviso con alcuni modelli QJ motor (così come il motore d'altronde) e permette di gestire il semplice pacchetto elettronico composto da controllo di trazione e dall'ABS, entrambi disinseribili.

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L'impianto frenante a pinze e pompa radiali

Come va l'Italjet Dragster 700 Twin

Un mezzo così folle necessita di un test altrettanto folle, e anche in questo caso Italjet ha voluto fare le cose in grande: infatti, abbiamo guidato il Dragster 700 Twin sul circuito di Imola, purtroppo solo per 3 giri. Peccato perché questa novità sorprende fin dai primi metri: la posizione di guida è quasi da scooter con il peso scaricato tutto sulla sella, pedane avanzate e manopole alte. Basta però abbassare lo sguardo per capire che è tutto diverso: piastre da moto, regolazioni sui tappi forcella, semimanubri larghi: caratteristiche che garantiscono una connessione con l'avantreno paragonabile a quella di una moto. La ciclistica, infatti, è molto reattiva e si riescono ad affrontare i cambi di direzione con rapidità e precisione, merito anche del peso contenuto in 190 kg a secco. Guidare tra i cordoli è fin troppo esagerato, ma questa novità Italjet non si è trovata spaesata, a conferma che in un misto stretto di montagna potrebbe dare del filo da torcere a molte moto.

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Merito anche del freno anteriore, modulabile e potente il giusto (alcuni colleghi hanno dovuto lottare con il surriscaldamento dell'impianto e conseguente allungamento della corsa della leva: noi siamo stati i primi a scendere in pista e nei soli tre giri a disposizione non c'è stato il tempo di metterlo così in crisi). Entusiasmante anche il motore, che allunga con brio e invoglia a sfiorare il limitatore ad ogni cambiata. Ciliegina sulla torta sarebbe stato il quick shift, azzeccato su un mezzo così estremo. Buona la taratura delle sospensioni, sostenuta il giusto per divertirsi senza però risultare scomoda sulle sconnessioni. Passando sui cordoli, infatti, l'assetto rimane sempre composto e controllabile, mentre sui curvoni veloci l'avantreno tende ad alleggerirsi e muoversi leggermente, causa probabilmente il bilanciamento dei pesi più da scooter che da moto.

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Non è un mezzo da pista, comunque tra i cordoli si difende

Prezzo, colori e disponibilità

La versione Limited Edition dell'Italjet Dragster 700 Twin, che abbiamo provato in esclusiva, è andata sold out in pochissimo tempo, ma per fortuna è in arrivo la Premium Edition. Questo allestimento conferma gran parte degli accessori montati sulla top di gamma con grafica replica Gresini Moto2, ma al posteriore monta un monoammortizzatore Marzocchi che prende il posto del più raffinato Öhlins (disponibile comunque come accessorio). Le tinte a listino sono Nero/Giallo e Rosso/Bianco/Antracite: il prezzo è di 13.990 euro f.c., con gli ordini già aperti sul sito ufficiale del marchio e le prime consegne previste per gennaio 2026.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
MotoreBicilindrico in linea
Cilindrata (cm3)692
Raffreddamentoa liquido
Alimentazionea iniezione
Cambioa 6 rapporti
Potenza CV (kW)/giri68 (51)/8.500
Freno anteriorea doppio disco
Freno posteriorea disco
Velocità massima (km/h)190
Dimensioni
Altezza sella (cm)81,5
Interasse (cm)155,3
Lunghezza (cm)212
Peso (kg)190
Pneumatico anteriore120/70-15"
Pneumatico posteriore160/60-15"
Capacità serbatoio (litri)16
Riserva litrind

 

Italjet Dragster 700 Premium Edition 2026

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