Pesa poco ed ha dimensioni compatte: è lungo 181 cm e ha anche la sella bassa e vicina alla pedana: i più alti (sul metro e ottanta) stanno con le gambe un po’ rannicchiate, ma comunque non scomodi.
Maxi cruscotto
Ha un cruscotto digitale da 7 pollici, con regolazione automatica della luminosità, per avere indicazioni chiare e sempre ben leggibili, e un vano sottosella sufficiente per un casco jet. Le batterie sono removibili e montate in un vano ricavato sotto la pedana poggiapiedi. Le versioni Pro (omologata ciclomotore) e S (omologata 125) di serie hanno due batterie, la seconda è montata nel sottosella, limitando così la capacità di carico. Ci sono anche altre differenze: il G5 base ha il motore montato nella ruota posteriore, mentre il Pro e l’S hanno il motore montato vicino al forcellone, in posizione centrale, e la trasmissione con cinghia in gomma come sulle moto.
La dotazione comprende anche due mappature motore (Eco e Sport), il poggiaschiena per il passeggero (su versioni Pro e S) e due portaoggetti nel retroscudo, quello di destra dotato anche di una presa USB per ricaricare il cellulare. I fari sono tutti a led e sono presenti il sistema che in frenata ricarica le batterie e il cruise control.
Ruote piccole
La ciclistica è collaudata: ruote da 12 pollici, telaio in tubi d’acciaio, doppio ammortizzatore posteriore che lavora su un forcellone in alluminio e forcella telescopica con steli da 30 mm. L’impianto frenante vede al lavoro una coppia di dischi da 220 mm.
Perché sì
La dotazione di serie è completa è ricca, a livello di scooter di fasci alta.
Le ruote piccole da 12 pollici lo rendono molto maneggevole, all’agilità contribuiscono anche il peso piuma e le dimensioni compatte.
Da scegliere le versioni con motore in posizione centrale, sono meglio equilibrate e hanno una sospensione posteriore più efficiente.
Perché no
Le dimensioni ridotte limitano lo spazio per i lunghi di gamba, chi è sopra il metro è ottanta sta “stretto” e si ritrova a guidare un po’ “rannicchiato”.
Le ruote di piccolo diametro sentono tutte le asperità delle strade, sui pavè meglio procedere con un po’ più di attenzione, soprattutto sotto la pioggia.