La nuova ammiraglia della Casa Alata offre una grande facilità di guida, un'ottima dotazione di serie e un prezzo invitante. Si fanno molti chilometri senza stancarsi, anche in due, ma le borse laterali sono poco capienti
Il comfort di marcia, la dotazione elettronica di serie, la versatilità del motore, la facilità del cambio DCT che fa dimenticare la frizione
Difetti:
Il parabrezza regolabile a mano, le sospensioni regolabili solo nel precarico, le borse laterali poco capienti (ci sta a fatica un integrale)
La Honda NT rappresenta il perfetto esempio della gran turismo giapponese: rifinita con grande cura, è ultra tecnologica, ma facile da utilizzare. Lo scudo della NT 1100 è uguale a quello dell’X-ADV, con fari e luce DRL full LED. Il parabrezza regolabile manualmente su 5 posizioni ha una escursione di ben 164 mm. Tecnologia TFT a colori per lo schermo da 6,5” di tipo touch (come i cellulari) con tre modalità di visualizzazione. Via Bluetooth si connette ad Apple Carplay e Android Auto. Accanto al comando del gas ci sono i tasti per scegliere tra manuale o le varie modalità automatiche del DCT. Ci vuole poco per abituarsi ai tantissimi comandi al manubrio, anche se non sono proprio intuitivi. Ottima l’imbottitura della sella Comfort (optional), compresa solo nell’allestimento Travel Edition (altrimenti costa 249 euro quella per il pilota e 223 euro per il passeggero). All’interno della semicarena si trova una pratica presa USB-A , utilizzabile per la ricarica dello smartphone (e non solo).
Il bicilindrico parallelo frontemarcia con distribuzione Unicam a 4 valvole per cilindro è lo stesso della Africa Twin 1100, con cui la NT condivide anche il telaio in acciaio. Di Nissin l’impianto frenante della NT, con pinze radiali che “mordono” dischi da 310 mm di diametro. Ben tarato l’ABS, che però non ha la funzione cornering. Forse non è la moto più lussuosa della categoria, ma ha una buona dotazione, componenti di qualità ed è costruita “da Honda”, e fa percepire una rassicurante sensazione di solidità e affidabilità.
Dal 2007 è il punto di riferimento per la categoria: nel tempo però l’SH è cresciuto di cilindrata passando da 270 a 329 cm3, migliorando prestazioni e stabilità. Il peso è contenuto, affidabilità e qualità al top della categoria
Lo scooter della casa alata non lascia spazio a sorprese: robusto e affidabile, ha il motore giusto per muoversi al meglio in città e fuori porta. Maneggevole e discreto, è il compagno ideale per un uso quotidiano
La versione "senza la X" del popolare scooter della Casa Alata è comunque un mezzo polivalente, adatto alla città ma capace di muoversi quasi dappertutto. La dotazione di serie è di livello superiore, lo spazio tanto, ma il prezzo non è d'attacco
Meno imponente della sorella a 4 cilindri, la Multistrada bicilindrica monta un motore 900 dalle prestazioni generose. Il carattere non manca, le sospensioni sono raffinate, ma il prezzo è elevato
Equilibrata e facile da guidare, sfoggia un motore con prestazioni brillanti e ha una ottima qualità costruttiva. L'allestimento è molto curato e coinvolgente, ma influisce sul prezzo e la dotazione elettornica è inesistente
Confortevole e accessoriatissima, la 900 inglese ha carattere ed è persino più godibile della sorella di cilindrata superiore. L'elettronica è molto raffinata, ma il prezzo non è proprio abbordabile