Ducati SuperSport 950S: sportiva sì, ma senza esagerare
La bicilindrica di Borgo Panigale non lascia niente a desiderare in termini di prestazioni, ma è anche una moto che si può usare nella vita quotidiana, quasi in ogni situazione
Le prestazioni del bicilindrico Ducati, il pacchetto elettronico da vera superbike, il peso contenuto e ben distribuito
Difetti:
La limitata protezione dall’aria, la posizione del passeggero, il display TFT troppo compatto
La SuperSport cambia faccia e sfoggia linee che ricordano quelle della Panigale V4, con prese d’aria ai lati del gruppo ottico (full led). Come per la sorella maggiore, il doppio faro anteriore ha integrate anche le luci diurne a LED con funzione Daytime Running Light (DRL). Il piccolo parabrezza è regolabile in altezza, il cruscotto sfrutta un display TFT a colori da 4,3’’, predisposto per connettersi via BT allo smartphone attraverso la app Ducati Link. I comandi sono curati e di buona fattura, ma bisogna fare un minimo di pratica per azionarli nel modo corretto.
Il motore è il bicilindrico Testastretta 11° da 937cm3, ora Euro 5, con potenza e coppia (dichiarate) di 110 CV e 93 Nm. La ricca dotazione elettronica comprende la piattaforma inerziale a 6 assi che gestisce ABS e controllo di trazione di tipo cornering, nonché tre riding mode, cambio elettronico, sistema antimpennata e altro ancora. La ciclistica è all'altezza: la SuperSport 950 S è dotata di un bel forcellone monobraccio in alluminio fuso “in gravità”, che assicura allo stesso tempo un’elevata rigidità e un peso ridotto. Il monoammortizzatore è della svedese Öhlins, completamente regolabile, con serbatoio del gas integrato. Il terminale di scarico è sdoppiato in due tubi sovrapposti ed è dotato di piastre che schermano efficacemente il calore, evitando che investa le gambe. L’accoglienza per il passeggero non è tra le migliori: la sella è poco imbottira e mancano vere maniglie alle quali ancorarsi. Ok invece le gambe, le pedane sono montate alla giusta distanza. Il coprisella rigido (fornito con la moto) trasforma la SuperSport 950 in una aggressiva monoposto. Si monta/smonta rapidamente agendo su due brugole sotto il codino.
La crossover di Borgo Panigale è il riferimento della categoria, come tecnologia e come prezzo: il bicilindrico da 158 cavalli permette di togliersi ogni tipo di soddisfazione, ben assistito da sospensioni Ohlins e da un'elettronica raffinata. La cifra da spendere per mettersi nel box il gioiello di Ducati è superiore ai 25mila euro
La moto di Borgo Panigale è nata per rompere gli schemi: linee muscolose, gomme ultralarghe, indole sportiva. A metà tra un dragster e una cruiser, impressiona per la dotazione tecnica e il prezzo, non alla portata di tutte le tasche
Borgo Panigale ha inventato la "cruiser sportiva": una moto divertente, con un motore desmodronico "esagerato" che regala grandi emozioni. Qualità e design sono all'altezza del prestigio del marchio. Ha sospensioni raffinate ma nei lunghi trasferimenti stanca parecchio il pilota
La crossover cinese offre molto a un prezzo contenuto: le sue concorrenti sono la Honda CB 500 X e la Benelli TRK 502 X e la Valico se la gioca sotto diversi punti di vista. Il motore non offre prestazioni da capogiro, ma l'insieme è ben riuscito e la qualità generale è più che soddisfacente
In viaggio è il top, ma va bene persino in città (facendoci l’occhio). Ha una dotazione elettronica al top. E un prezzo... al top (con gli optional “obbligati”)
La crossover tedesca monta un bicilindrico frontemarcia e interpreta il concetto di viaggio uscendo dal solco della tradizione bavarese. Il motore è brillante, ma lo spazio per pilota e passeggero non è abbondante. Prezzo d'attacco, ma sono tanti gli optional da considerare. Cambio elettronico non sempre preciso