BMW S 1000 XR: prestazioni da sportiva, comodità da maxi tourer
La crossover dell'Elica ha un motore da superbike, ma non ha paura di viaggiare, anche con un passeggero. Più leggera della versione precedente, ha un equipaggiamento molto ricco. Attenzione però: non tutto è di serie
Le prestazioni elevate, la maneggevolezza nel misto e la posizione di guida comoda anche per i lunghi viaggi.
Difetti:
La dotazione di serie discreta ma da completare con troppi optional “obbligati”, la frizione a cavo e la stampella laterale eccessivamente corta.
In apparenza è una “normale” crossover, una moto piacevole da vedere, a metà strada tra l’endurona e la stradale. Ma, tanto per cominciare, la BMW S 1000 XR monta il quattro cilindri da 999 centimetri cubici della superbike S 1000 RR, per così dire "depotenziato" a 161 CV rilevati alla ruota.
Altrettanto impressionantè è la dotazione tecnica, che comprende sistemi di controllo elettronici avanzati, sospensioni raffinatissime e riding mode “intelligenti”, in grado di cambiare il carattere alla S 1000 XR a seconda della situazione e della strada. Il manubrio alto, la sella ben imbottita e il cupolino ben regolabile invogliano a viaggiare, anche in compagnia. Non tutto è però di serie: il pacchetto Dynamic (1.300 euro) comprende il cambio elettronico, il sistema Dynamic ESA e le mappe motore aggiuntive (Dynamic e Dynamic pro), mentre il pacchetto Touring (500 euro) aggiunge solo portapacchi e attacchi borse. I più sportivi apprezzeranno invece il pacchetto Carbon (1.800 euro) con pannelli laterali, parafanghi in carbonio e scarico Akrapovic da 900 euro. Tra gli optional della S 1000 XR ci sono le luci adattive che spostano il fascio luminoso secondo l’inclinazione della moto, in modo da illuminare l’interno della curva. Insomma, si compra la base della moto, ma poi, con un buon portafoglio, la personalizzate voi.
Per il 2020 la S 1000 XR è stata rivista nell’estetica, nella meccanica e nella ciclistica: il telaio in quattro parti fuse a freddo è tutto nuovo, con il motore parte stressata. Il peso scende di ben 10 kg.
Il boxer dell'elica è un grande classico che non passa mai di moda. La linea è inconfondibile, ma il motore ha ricevuto aggiornamenti e regala piacere di guida. Agile e ben curata nei dettagli, ha un prezzo importante e consumi elevati
La bavarese mostra i muscoli, promette divertimento ma non è una moto estrema. Il motore è potente ma gestibile, la naked tedesca offre sempre un comportamento sincero. Attenzione agli optional: alcuni sono irrinunciabili e fanno lievitare sensibilmente il prezzo
La crossover tedesca monta un bicilindrico frontemarcia e interpreta il concetto di viaggio uscendo dal solco della tradizione bavarese. Il motore è brillante, ma lo spazio per pilota e passeggero non è abbondante. Prezzo d'attacco, ma sono tanti gli optional da considerare. Cambio elettronico non sempre preciso
Meno imponente della sorella a 4 cilindri, la Multistrada bicilindrica monta un motore 900 dalle prestazioni generose. Il carattere non manca, le sospensioni sono raffinate, ma il prezzo è elevato
Equilibrata e facile da guidare, sfoggia un motore con prestazioni brillanti e ha una ottima qualità costruttiva. L'allestimento è molto curato e coinvolgente, ma influisce sul prezzo e la dotazione elettornica è inesistente
Confortevole e accessoriatissima, la 900 inglese ha carattere ed è persino più godibile della sorella di cilindrata superiore. L'elettronica è molto raffinata, ma il prezzo non è proprio abbordabile