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Per turisti molto veloci

Più potente, ma anche più facile da gestire grazie alle tre mappature disponibili, la seconda serie della Hayabusa si conferma una moto comoda e divertente da guidare. Pesa un po’, ma considerate prestazioni e qualità non costa molto
€ 14.850
Pregi

Pregi

Motore
Infinito, da sempre il punto di forza della Hayabusa
Gestione elettronica
C’è sempre la mappatura giusta
Comfort
Lo spazio abbonda e la carena protegge bene
Difetti

Difetti

Linea
Personale e più filante, ma è la stessa da nove anni
Peso
Potente e velocissima, ma pesa come una custom
Vibrazioni
Agli alti regimi si avvertono su pedane e manubri

In sintesi

Inconfondibile. Anche se più filante nelle linee, la Suzuki Hayabusa è rimasta la stessa moto un po’ abbondante ma affascinante: il “missile” attrezzato per viaggiare comodamente anche in due nonostante l’impostazione sportiva, che aveva stregato gli appassionati alla fine degli anni 90. In questa versione sale di poco il peso, ma il motore passa a 1.340 cm3 e offre un’erogazione più piena e pronta a tutti i regimi grazie a nuovi cilindri e pistoni, al nuovo impianto di scarico e al sistema a doppio iniettore. Ma la novità più apprezzabile è la possibilità di variare la mappatura della centralina direttamente da un pulsante al manubrio, come nelle cugine sportive GSX-R, con tre scelte: una da bagnato che “taglia” decisamente la potenza, una che sfrutta buona parte dei cavalli e infine quella a “piena potenza”. Il telaio ha la stessa struttura ma è più rigido, mentre le sospensioni regolabili vantano nuove tarature e l’impianto frenante è di tipo radiale all’anteriore. Malgrado questa ricca dote, il prezzo non è esagerato e la tenuta dell’usato è tutto sommato buona.   

Come va

In pista

La Hayabusa non nasce per la pista: peso e dimensioni la penalizzano. Lenta e poco reattiva nello stretto, poco stabile nelle staccatone, si apprezza solo sui tracciati più veloci dove si dimostra stabile e potentissima ma con un’erogazione progressiva: selezionando la mappatura più adatta alle condizioni dell’asfalto, si può dare gas senza troppa paura. Le sospensioni hanno una taratura standard un po’ morbida per la pista, ma sono regolabili.   



Su strada

La possibilità di scegliere la “cavalleria” a disposizione con le tre mappature è una manna soprattutto su strada: sul bagnato anche la potenza “mostruosa” della Hayabusa diventa gestibile, mentre la mappatura intermedia è ideale per divertirsi nella maggior parte delle situazioni. In marcia la “Suzukona” si rivela ben bilanciata, non un fulmine nel misto ma stabile e ben piantata sul veloce. Modulabile e potente la frenata.



In autostrada

Il terreno ideale per questa granturismo comoda e spaziosa, almeno per il pilota: il passeggero infatti è costretto a stare rannicchiato e senza appigli. Si può viaggiare tranquillamente: la capacità di carico è limitata ma la seduta è comoda, la carena protettiva e il cupolino devia bene l’aria dal busto. Nota positiva per i consumi, almeno ad andature “legali”. Cambio e frizione, morbidi, non stancano.  



In città

Sicuramente è più agile di quel che ci si aspetterebbe, ma nelle manovre da fermo e nel traffico più caotico le dimensioni abbondanti della grossa Suzuki disturbano un po’. L’erogazione vigorosa a tutti i regimi permette di usare poco il cambio (ben rapportato), ma su fondo viscido e pavé si benedice la presenza della mappatura “rain” a potenza limitata. Le sospensioni hanno una taratura intermedia, non troppo rigida, ma buche e pavé si sentono.         

Rilevamenti

Velocità massima (km/h) 296,1
Accelerazione secondi
0-400 metri 10,8
0-1000 metri 19,2
0-100 km/h

Dati tecnici

Dimensioni rilevate da inSella

Image
Passo
148.50
Lunghezza
219.00
Altezza sella
80.50
Prezzo Prezzo
14.850
Cilindrata Cilindrata
1340.00
cm3
Peso Peso
251.50
kg
Potenza Potenza
179
CV
Velocita Velocità
296
km/h
Voto medio
3
Comfort
3
Tenuta di strada
3
Consumo
2
Cambio
3
Vano sottosella
2
Posizione di guida
3
Finiture
3
Prestazioni
4
Freni
2
Sospensioni
3

Suzuki GSX 1300 R Hayabusa 2008

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Commenti

Semirjan
Gio, 02/09/2012 - 15:01
Molto bella, ma preferisco la sua rivale: sto parlando della Kawasaki ZZR 1400 del 2012, o la così nominata ZX14.