Con le sue sospensioni attive “intelligenti” e i controlli elettronici, la Multistrada è la Ducati più veloce ed efficace di sempre, almeno su strada. Ma costa molto, ben più delle concorrenti
A moto spenta le sospensioni DSS non sono attive e la moto è rigidissima. Una volta accesa però, il sistema prende vita e funziona incredibilmente bene. L’anteriore entra in curva svelto e preciso mantenendo alla perfezione la traiettoria impostata, e anche nelle frenate più decise la forcella affonda pochissimo. L’erogazione del bicilindrico è corposa sin dai 3.000 giri indicati, e spinge senza incertezze fino a limitatore. In modalità “sport” l’ABS e il controllo di trazione hanno soglie di intervento poco invasive, pur rimanendo attivi e pronti in caso di emergenza. Ottimi i freni, potentissimi e modulabili.
In autostrada
Il nuovo parabrezza, più esteso e regolabile senza attrezzi, alle alte velocità è in grado di deviare efficacemente il flusso d’aria da busto e casco anche ad alta velocità. Anche il passeggero viaggia bene, accolto da una sella ben imbottita (optional c’è comunque anche quella in gel). Note molto positive anche qui dal reparto sospensioni e dai consumi, che per un bicilindrico così performante si attestano su valori più che buoni e con il grosso serbatoio garantiscono un’autonomia superiore ai 300 km, un valore da GT. Le vibrazioni però si fanno sentire, specie andando forte, e alla lunga diventano fastidiose.
In città
I quasi 140 CV della Multistrada (rilevati alla ruota) sono troppi per un uso cittadino. Meglio viaggiare in modalità “urban”, che ammorbidisce la risposta del gas e taglia la potenza a poco meno di 100 CV. Nel traffico la Multistrada si rivela agile (lasciando a casa le borse, ovviamente), con un raggio di sterzo contenuto e un propulsore docile e fluido anche ai bassi regimi. La sella non è bassa, ma i fianchi snelli aiutano ad arrivare a terra con relativa facilità. Ottime anche qui le sospensioni elettroniche, ma ancor più apprezzabili l’ABS e il DTC regolati per l’uso cittadino.
Nuove linee e nuove doti per l’SH 125. Ha più spazio sottosella, il motore Euro 5 consuma pochissimo e le finiture sono curate. Non costa poco, ma ha l’ABS e il controllo di trazione di serie
La crossover dell'Elica ha un motore da superbike, ma non ha paura di viaggiare, anche con un passeggero. Più leggera della versione precedente, ha un equipaggiamento molto ricco. Attenzione però: non tutto è di serie
La bicilindrica inglese è la perfetta incarnazione dello stile modern classic: il suo motore spinge a sufficienza per divertirsi, le linee non passano mai di moda e il parafango alto dona alla 900 un look aggressivo. Se lo stile è retrò, la dotazione elettronica è al passo con i tempi e offre grande sicurezza