Difficile restare colpiti dalle sue linee, fin troppo discrete. Ma se si sale in sella alla
Suzuki Bandit S e si fa un po’ di strada, il rischio di innamorarsi di questa moto è forte.
Ha due posti comodi, una semicarena discretamente protettiva, validi freni con ABS di serie e una ciclistica facile ed equilibrata, capace di garantire una buona maneggevolezza. Al centro del telaio in tubi d’acciaio c’è il classico motore 4 cilindri in linea di 656 cm3 raffreddato a liquido con 4 valvole per cilindro e raffreddato a liquido, con una
potenza di circa 80 CV (rilevati alla ruota) erogati in modo fluido e regolare. Forse ai bassi regimi è un po’ troppo “calmo”, ma dai 4.500 giri in su va benissimo. Più che per le prestazioni pure, però, la Bandit 650 S si apprezza per come è costruita, per le sue doti grandi e piccole che rendono più comoda la vita a chi usa la moto tutti i giorni. Come la strumentazione chiara, completa e ben leggibile in ogni situazione. Oppure il vano sul lato della semicarena, utile per riporre i piccoli oggetti da tenere sottomano.
Ma la dote più apprezzabile di questi tempi è il prezzo, decisamente interessante in rapporto alla qualità.
