Difficile inquadrare in una categoria ben precisa questa fuoristrada.
Non è una aggressiva enduro da gara e neanche una moto da trial, scomoda e lenta, ma una “scrambler” con un motore docile e vigoroso adatta un po’ a tutti i piloti, maschi e femmine, robusti o minuti di corporatura, principianti o esperti.
Ma a cosa serve? A tutto e a niente: può affrontare qualsiasi percorso offroad, anche il più “spericolato”, ma si può benissimo sfoggiare in città per andare da casa all’ufficio o in giro di sera (da soli, è omologata monoposto). Una moto che in ogni caso non lascia indifferenti e con un nome azzeccato: le “freeride” sono infatti le mountain bike da discesa, agili e leggere. Le sovrastrutture sono minimaliste, gli ingombri ridotti, le soluzioni tecniche innovative: il telaio, per esempio, è una struttura di tipo misto in acciaio/alluminio abbinata a un telaietto posteriore in plastica ad alta resistenza.
Il motore monocilindrico di 349 cm3 deriva da quello della EXC, rivisto per essere più “docile” e dotato di tre mappature selezionabili (Hard, Soft e Standard). La Freeride 350 è una moto interessante per molti, con un solo grosso difetto:
il prezzo elevato, giustificato solo in parte dalla componentistica di qualità.
