Condivide con le piccole 125 e 200 il telaio (rinforzato però in più punti), mentre l’aspetto da “fun bike” è lo stesso di tutte le sorelle della famiglia Duke (125, 200, 690 e 990 Super Duke). In effetti questa 390 sembra proprio nata per divertirsi tra le curve: corta, leggera, essenziale nella carrozzeria ma con una dotazione tecnica da “grande”. Il motore è un monocilindrico bialbero con quattro valvole raffreddato a liquido, capace di erogare 45 CV alla ruota mentre le sospensioni sono della WP, non regolabili ma con taratura d’origine sportiva. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, mentre il bel forcellone rinforzato da nervature è in alluminio. Della Brembo l’impianto frenante (con marchio ByBre, usato da Brembo nei mercati asiatici), con pinza radiale all’anteriore e ABS di serie, disinseribile attraverso i comandi al manubrio.
La produzione della 390 Duke è curata dall’indiana Bajaj (gruppo che possiede il 47% di KTM), soluzione che ha permesso alla casa austriaca di contenere il prezzo della naked KTM in 4.995 euro, nonostante la dotazione tecnica di buon livello. Già dai concessionari, la 390 Duke è offerta in un’unica colorazione: bianca/nera/arancio.
La produzione della 390 Duke è curata dall’indiana Bajaj (gruppo che possiede il 47% di KTM), soluzione che ha permesso alla casa austriaca di contenere il prezzo della naked KTM in 4.995 euro, nonostante la dotazione tecnica di buon livello. Già dai concessionari, la 390 Duke è offerta in un’unica colorazione: bianca/nera/arancio.