Potentissimi (forse anche troppo) i freni anteriori con dischi da ben 320 mm di diametro. La strumentazione con display TFT a colori ha design e interfaccia ispirati a quello della sportivissima Panigale V4
Più leggera e potente
La Hypermotard 950 monta il bicilindrico Testastretta 11° da 937 cm3, alleggerito di 1,5 kg e con 4 CV in più (Ducati dichiara ora 114 CV a 9.000 giri). La dotazione elettronica comprende la piattaforma inerziale a 6 assi di Bosch e numerosi sistemi di controllo tra cui ABS Cornering EVO (con tre livelli di intervento), Traction Control Evo (che funziona anche in curva), Wheelie Control Evo e tre riding mode (Sport, Touring e Urban). Rivisti anche il telaio a traliccio in tubi d’acciaio a sezione differenziata e le sovrastrutture che lasciano in bella vista la meccanica. La nuova Hypermotard 950 è più compatta e leggera: pesa solo 200 kg in ordine di marcia (4 kg meno rispetto al modello precedente). Ma la novità più importante per chi guida è nella posizione di guida grazie al nuovo manubrio più aperto, alla sagoma più snella e alla nuova sella che permette al pilota di muoversi meglio nella guida. Predisposta per il Ducati Multimedia System (DMS), che consente di connettere la moto con lo smartphone e di gestirne le funzionalità multimediali, la Hypermotard 950 è disponibile anche in versione depotenziata a 35 kW per i possessori di patente A2.

Come va
La posizione di guida e le sensazioni su strada sono quelle di una vera motard: il pilota è a ridosso del largo manubrio, con la sensazione di impugnare il perno della ruota anteriore e sentire la strada tra le mani, mentre la seduta piatta e i fianchi più snelli, permettono di muoversi liberamente quando si inizia ad andare forte nel misto. Il motore è una goduria a tutti i regimi ma spinge forte soprattutto ai medi, tra i 4.500 e i 7.500 giri, rendendo la moto impegnativa quando si apre il gas tra le curve, nonostante i sistemi di controllo elettronici diano una grossa mano a gestirla. La ciclistica è da vera sportiva, con un avantreno molto reattivo: la forcella ha una taratura morbida nella prima parte dell’escursione e si irrigidisce nella parte finale. Fin troppo aggressiva anche la frenata dell’anteriore: fortuna che l’ABS funziona molto bene!