L’elettrico bresciano ha la pedana piatta e una sella comoda, ruote piccole per mantenere l’agilità nel traffico e sospensioni Paioli dalla taratura sportiva. Il motore è potente (13,6 CV di picco), i freni grintosi a metà.
La scocca realizzata con materiale riciclabile, il motore molto potente, le prestazioni elevate e la ricarica molto rapida.
Difetti:
Lo scudo che ripara poco, la batteria pesante, il freno posteriore un po’ debole e la forcella rigida
La proposta della italianissima ME (la sede dell’azienda è nel cuore della Franciacorta bresciana e la sigla sta per Motorino Elettrico) si riconosce per l’originale scocca in SMC (Sheet Moulding Compound), un materiale resistente, leggero e riciclabile al 100% ottenuto innestando filamenti di fibre di vetro tagliate su uno strato di resina poliestere. La struttura ha funzione “portante” e permette di fare a meno del classico telaio in tubi. Le sospensioni sono Paioli (il posteriore a gas), le ruote da 12” hanno gomme larghe, mentre il motore nel mozzo della ruota posteriore è potente e brillante: ha 6 kW (con potenza di picco a 10 kW), garantisce partenze brucianti e un ottimo allungo che permette di superare gli 80 km/h di velocità massima.
Carica veloce
Anche il 6.0 di ME ha la batteria estraibile nel sottosella, dove rimane lo spazio per i documenti e poco più. Pesa circa 20 kg, garantisce un’autonomia di oltre 70 km, si può ricaricare con una presa da 220 Volt e per un “pieno” ci vogliono solo 3,5 ore. La dotazione è ricca: ha luci tutte a led, il cruscotto digitale da 4,3” molto ampio e a colori senza però connessione al cellulare, (ma sotto il sole non si legge facilmente) e dietro lo scudo c’è una rete per contenere piccoli oggetti, vicino a una presa USB per caricare il cellulare. I freni sono a disco con sistema di frenata combinata (previsto per legge sui “targati”) e il sistema di recupero di energia in frenata. Come le prestazioni e le finiture, anche il prezzo è salato ma giustificato dalla qualità e dalle prestazioni: l’ME 6.0 costa 6.490 euro.
La media del gruppo Loncin mostra una buona qualità costruttiva e garantisce una guida piuttosto divertente anche per chi non è esperto. Il prezzo è contenuto, anche a fronte di una dotazione elettronica quasi inesistente (c'è solo l'ABS obbligatorio)
La maxi crossover inglese punta al trono della categoria, grazie a un motore potente, a una dotazione di serie ricca e a una personalità decisa, unita a una qualità costruttiva elevata
Da anni è la preferita del segmento e uno dei best seller assoluti del mercato. È un investimento impegnativo, ma la qualità è molto alta, così come le prestazioni e il comfort. Tanta elettronica aiuta a non fare sentire il peso