Comoda nell'utilizzo urbano, perfetta per muovere i primi passi nel fuoristrada poco impegnativo, la Honda CRF 250L è la scelta giusta per chi cerca una enduro facile da guidare e dai ridotti costi di gestione. Non è la “sorella povera” delle Honda tassellate, tutt’altro, basta scorrere la scheda tecnica. Ha un motore monocilindrico di 249,6 cm^₃ a 4 valvole con raffreddamento a liquido e contro albero per smorzare le vibrazioni. Il telaio di tipo perimetrale è in tubi di acciaio a sezione ovale, mentre il forcellone è in alluminio pressofuso.Le sospensioni non sono regolabili,ma hann ouna lunga escursione: la forcella Showa a steli rovesciati ha una corsa di 250 mm, il mono posteriore da 240 mm. Le sovrastrutture sono robuste e bene assemblate: la linea “cattiva” è chiaramente ispirata alla CRF 250X, l’enduro da gara della casa giapponese. Molto buone le finiture,curate in ogni particolare e adeguate al prezzo tutto sommato corretto.


 

In fuoristrada

La CRF 250L non è una enduro da fuoristrada “duro”, ma va benissimo per muovere i primi passi nei campetti di periferia o su qualche sterrato poco impegnativo. Le gomme tassellate e le sospensioni a lunga escursione permettono di divertirsi senza tropo impegno. Il corretto bilanciamento dei pesi permette di cimentarsi persino in piccoli salti mantenendo il pieno controllo della moto.

Su strada

Il motore, nonostante i “soli” 20,6 CV (rilevati alla ruota), è brillante e sfoggia un’erogazione della potenza fluida e regolare, perfetta per chi ha poca esperienza. su strada ci ha colpito la tenuta in curva, superiore a molte concorrenti: merito probabilmente delle valide gomme tassellate con profilo arrotondato che offrono un elevato “grip” anche su asfalto.

In autostrada

Non è il suo ambiente ideale: la velocità di crociera non è elevata e la protezione dall’aria è nulla. se comunque volete fare qualche viaggetto, scoprirete che la CRF 250L non vibra e consuma poco: a 120 km/ si fanno oltre 20 km/litro. anche la posizione di guida è poco affaticante, grazie alla corretta triangolazione seduta-pedane-manubrio.

In città

È il suo ambiente naturale, forse ancora più dello sterrato: leggera, maneggevole e scattante, può essere una valida alternativa agli scooter con il vantaggio di“digerire”senza problemi tombini, marciapiedi e pavé grazie alle sospensioni a lunga escursione. bene la frenata: l’impianto frenante è a prova di“principianti”, modulabile e potente quanto basta.

Velocità massima (km/h)	133,4
Accelerazione	secondi
0-400 metri	17,5
0-1000 metri	35,4
0-100 km/h	10,6
Ripresa (da 50 km/h)	secondi
400 metri	18,3
1000 metri	36,6
Potenza massima alla ruota
CV/kW	20,6/15,3
Giri al minuto	8500
Frenata	metri
Da 100 km/h	44,1
Consumi	km/l
Autostrada	19,1
Extraurbano	24,1
A 90 km/h	25
A 120 km/h	21
Al massimo	16,9
Autonomia	km
A 120 km/h	157,4
Al massimo	126,4