è più potente, ma anche molto più gestibile della versione precedente grazie alla ricca dotazione elettronica. Potente la frenata, “da capire” la posizione di guida, scomoda la sella. Buone le finiture, prezzo elevato
Motore
Potente e gestibile Frenata
Efficace ma sempre perfettamente controllabile Dotazione
Di serie c’è l’ABS, il controllo di trazione, tre mappe ed acceleratore elettronico
Difetti:
Posizione di Guida
Una via di mezzo tra sportiva e turistica Comfort di marcia
La sella è stretta e poco imbottita Prezzo
In parte giustificato dalla dotazione tecnica... ma alto
Della vecchia Hypermotard è rimasto solo il “becco”. Tutto il resto è nuovo, a cominciare dal bicilindrico Testastretta da 821 cm3 raffreddato a liquido e capace di erogare quasi 100 CV alla ruota, affiancato dalla dotazione elettronica di solito riservata alle Ducati di fascia alta: i tre “riding mode” disponibili (Urban, Touring e Sport) gestiscono specifiche regolazioni di motore, ABS e controllo di trazione (questi ultimi due regolabili anche separatamente). Sparisce lo scarico sottosella, sostituito da un impianto basso che non disturba pilota e passeggero. La posizione di guida è sempre d’attacco, ma meno “contratta” e scomoda grazie al manubrio spostato in avanti di 80 mm, mentre spariscono gli (inutili) specchietti retrovisori alle estremità del manubrio. Le finiture sono curate, la componentistica è di qualità ma non ci piace la carrozzeria un po’ “plasticosa” a fronte di un prezzo “da Ducati” e cioè elevato, pur considerando prestazioni e dotazione di serie.
La bicilindrica di Borgo Panigale non lascia niente a desiderare in termini di prestazioni, ma è anche una moto che si può usare nella vita quotidiana, quasi in ogni situazione
La crossover di Borgo Panigale è il riferimento della categoria, come tecnologia e come prezzo: il bicilindrico da 158 cavalli permette di togliersi ogni tipo di soddisfazione, ben assistito da sospensioni Ohlins e da un'elettronica raffinata. La cifra da spendere per mettersi nel box il gioiello di Ducati è superiore ai 25mila euro
La moto di Borgo Panigale è nata per rompere gli schemi: linee muscolose, gomme ultralarghe, indole sportiva. A metà tra un dragster e una cruiser, impressiona per la dotazione tecnica e il prezzo, non alla portata di tutte le tasche
La bicilindrica di Borgo Panigale non lascia niente a desiderare in termini di prestazioni, ma è anche una moto che si può usare nella vita quotidiana, quasi in ogni situazione
La "verdona" è una Ninja a tutti gli effetti, ma strizza l'occhio a chi cerca una moto da usare anche per qualche gita senza stancarsi troppo, e all'occorrenza guidabile pure in città. La dotazione di serie ne fa una moto moderna, che "aiuta" il pilota a non andare mai in difficoltà
La naked media di Yamaha è costruita bene, è molto versatile e non costa un'esagerazione: ha tutti gli ingredienti per divertirsi in ogni condizione, con un motore sincero e una dotazione all'altezza della categoria