Prova Benelli Tornado 550, sportiva di carattere
È una sportiva bicilindrica di carattere, con una dotazione tecnica di primo livello, una posizione di guida azzeccata e un prezzo aggressivo
Pregi
Posizione di guida è buona, si è ben inseriti nella moto è c'è la giusta libertà di movimento. Il motore ha grinta ai medi e vibrazioni contenute, mentre la ciclistica è stabile e la moto risulta precisa in curva
Difetti
Il cupolino protegge poco dall'aria, le pedane arretrate costringono i più alti a piegare molto le gambe e l'ABS risulta un po' invasivo nelle frenate decise
Foto e immagini
In sintesi
Il nome Tornado per la Casa pesarese è sinonimo di sportività: i meno giovani ricorderanno infatti la Tornado 650 degli anni 70’, e la supersportiva Tornado 3 dei primi duemila. Questa volta però a portare alto il nome è sì una sportiva, ma di media cilindrata, che si rivolge per lo più ai giovani offrendo loro contenuti tecnici di alto livello (sospensioni regolabili, controllo di trazione, due mappe motore), linee affilate al passo con i tempi e prestazioni tutt’altro che noiose.
L’estetica è tutta italiana
Benelli da ormai qualche anno è un’azienda di proprietà cinese (fa parte del colosso Keeway Group), ma ha scelto di mantenere il reparto di ricerca e sviluppo a Pesaro, sede storica del marchio del Leoncino. Qui infatti vengono progettate e disegnate le moto, tra cui la Tornado 550. Il design è moderno e all’anteriore il gruppo ottico offre due proiettori centrali sovrapposti, ai quali sono affiancati due “baffi” luminosi con funzione di luci diurne. Al posteriore invece stop e luci di posizione sono incorporati negli indicatori di direzione.
Il display è un’unità TFT a colori di 5” dotata di connessione allo smartphone ed offre un sistema di navigazione attraverso un’app dedicata. Tra le informazioni disponibili, oltre agli indicatori di marcia e del livello del carburante, anche pressione e temperatura degli pneumatici.
Il motore è un bicilindrico parallelo bialbero di 554 cm³ raffreddato a liquido, evoluzione dell’unità montata sulla crossover TRK 502 e sulla stradale Leoncino 500. L’aumento di cilindrata da 502 a 554 cm³ è stato ottenuto grazie ad un incremento della corsa utile dei pistoni, con un relativo aumento dei valori massimi di potenza e coppia, rispettivamente 51,4 CV e 47,6 Nm rilevati alla ruota. Propulsore inserito con funzione portante all’interno di un telaio a traliccio in acciaio, sostenuto all’avantreno da una forcella Marzocchi con steli rovesciati di 41 mm di diametro completamente regolabile, mentre al posteriore il forcellone aziona un monoammortizzatore con possibilità di regolazione del precarico molla e nell’idraulica in estensione.
L'impianto frenante all'avantreno offre due dischi di 310 mm di diametro con pinze radiali Brembo a quattro pistoncini. Al retrotreno c'è invece un disco singolo di 260 mm con pinza flottante.
I cerchi sono entrambi di 17 pollici e calzano pneumatici nelle misure 120/70 e 160/60. Per quanto riguarda l’elettronica, la Tornado 550 offre due mappe di erogazione: “sport” e “normal”, il controllo di trazione disattivabile indipendentemente dalla mappa scelta e l’ABS. Il tutto per un peso dichiarato in ordine di marcia di 198 kg.
Come va
La sella è ragionevolmente bassa e permette già a chi si aggira attorno ai 175 cm di statura di toccare terra con facilità, merito anche dei fianchi stretti che rendono la Tornado snella fra le gambe. La posizione di guida è da sportiva vera ma non troppo estrema: i semimanubri sono al livello della piastra di sterzo e non troppo chiusi, caricando ovviamente braccia e polsi ma non in maniera eccessiva; diremmo nella media di questo genere di moto. Le pedane sono abbastanza arretrate e non molto distanti dalla seduta: chi supera i 180 cm si troverà un pochino rannicchiato con le gambe. Tuttavia, a bordo l’abitabilità è buona e superiore ad alcune sue rivali: la sella offre un discreto spazio per arretrate e spostarsi di lato, i fianchi snelli del serbatoio accolgono bene le gambe e l’ampio serbatoio permette di accucciarsi in carena. Purtroppo però il poco riparo offerto dal cupolino è solo sufficiente a proteggere il mento e la parte bassa della visiera. Il resto del casco e le spalle restano esposti alla pressione del vento.
Le sospensioni hanno una taratura di estrazione piuttosto chiara e preferiscono l’asfalto liscio alle sconnessioni. Tuttavia, è possibile intervenire sui registri e creare un’assetto “più morbido”riducendo la frenatura idraulica. Il motore offre un buon tiro già ai bassi regimi, cresce di giri in maniera regolare dando poi il meglio ai medi, senza però sfoderare un’allungo particolarmente degno di nota. Il limitatore entra in azione poco sopra gli 8.000 giri, cosa che fa storcere un po’ il naso quando si vorrebbe sfruttare più motore in uscita dalle curve. In mappa Sport la risposta dell’acceleratore risulta su strada fin troppo diretta, facendo emergere un leggero effetto on-off quando si va ad agire sul comando. In Normal la curva è più smussata, e per un utilizzo urbano-stradale riteniamo sia più azzeccata. Preciso il cambio, ha innesti morbidi in inserimento e leggermente contrastati in scalata, mentre la frizione è molto morbida da azionare.
Fra le curve la Tornado risulta piacevolmente stabile, l’avantreno è ben sostenuto e offre una buona confidenza in ingresso curva, con una risposta degli pneumatici piacevolmente progressiva nella discesa in piega. Segnaliamo però che l’esemplare in prova è equipaggiato con pneumatici Continental Contiattack SM 2 in luogo dei Pirelli Angel GT con i quali viene venduta. Per quanto riguarda la frenata, l’impianto offre una potenza più che sufficiente per la guida su strada e una buona modulabilità di entrambi i comandi, con un ABS che risulta un filo invasivo solo quando si frena molto forte.
Rilevamenti
| Velocità massima (km/h) | 181,1 |
| Accelerazione | secondi |
| 0-400 metri | 13,5 |
| 0-1000 metri | 26,3 |
| 0-100 km/h | 4,9 |
| Ripresa (da 50 km/h) | secondi |
| 400 metri | 13,9 |
| 1000 metri | 26,7 |
| Potenza massima alla ruota | |
| CV/kW | 51,4/37,8 |
| Giri al minuto | |
| Frenata | metri |
| Da 100 km/h | 41,8 |
| Consumi | km/l |
| Autostrada | 22,4 |
| Extraurbano | 31,6 |
| A 90 km/h | 31,7 |
| A 120 km/h | 26,5 |
| Al massimo | 12,7 |
| Autonomia | km |
| A 120 km/h | 451,7 |
| Al massimo | 216,2 |
Banco prova Dynojet’s 150 Dynamometer.
Bilancia Computer Scales Longacre 7263.
Dati tecnici
Dati tecnici dichiarati dalla casa
| Motore | 4 tempi bicilindrico |
| Cilindrata (cm3) | 554 |
| Cambio | a 6 rapporti |
| Potenza CV(kW)/giri | 56(41,2)/8.250 |
| Freno anteriore | a doppio disco di 310 mm |
| Freno posteriore | a disco singolo di 240 mm |
| Pneumatico anteriore | 120/70-17" |
| Pneumatico posteriore | 160/60-17" |
| Altezza sella (cm) | 80 |
| Peso (kg) in o.d.m. | 198 |
| Capacità serbatoio (litri) | 16,5 |
| Autonomia (km) | n.d. |
| Velocità massima (km/h) | n.d. |
| Tempo di consegna | immediato |
Dimensioni rilevate da inSella
Benelli Tornado 550 2025
Condividi il tuo giudizio! Clicca sulle icone qui sopra per valutare questa moto.