: è il più potente tra gli scooter, se così lo possiamo ancora definire (Aprilia infatti lo ha inserito nel suo listino "moto", non in quello degli scooter). Per imbrigliare l'abbondante cavalleria c'è
: un traliccio in tubi di acciaio con piastre di rinforzo. Di qualità le sospensioni: la forcella ha gli steli da 41 mm, il forcellone in alluminio è collegato a un mono orizzontale regolabile nel precarico della molla. La ciclistica dell'SRV è stata messa a punto dai tecnici Aprilia con l'obiettivo di garantire un
, stabile anche ad alta velocità e capace di "piegare" in curva fino a raggiungere i 45° gradi di inclinazione. "Da moto" anche la trasmissione finale a catena.
I dettagli sono ben curati, gli indicatori di direzione sono integrati negli specchietti mentre il cruscotto ha due quadranti analogici e un grosso display centrale. Le ruote a cinque razze in alluminio sono da 16" davanti e 15" dietro e montano pneumatici con sezione da naked: 120/70 e 160/60. L'impianto frenante è
Brembo, davanti c'è una coppia di dischi da 300 mm, dietro c'è uno da 280 mm.
L'SRV ha di serie un pratico
freno di stazionamento che si aziona con la leva posta nel retroscudo. Solo sufficiente la capacità di carico: il retroscudo è privo di portaoggetti, mentre nel vano sottosella c'è spazio (a fatica) per un casco integrale e una cerata. Al Salone di MIlano (
qui la news) si parlava di una dotazione elettronica superiore ai concorrenti con l'ABS e addirittura il controllo di trazione di serie. Nella versione definitiva del nostro test questi sistemi non ci sono: sembra che arriveranno, ma non a breve.

In movimento l'
Aprilia SRV dà subito confidenza:
la ciclistica asseconda con facilità i desideri del pilota, l'avantreno è solido e permette delle belle pieghe, anche ad alta velocità. Il motore bicilindrico spinge forte e allunga bene, senza diventare scorbutico o difficile da gestire. E in più ha una bella "voce" grintosa... Il peso in movimento non è un problema, ma nelle manovre da fermo si sente: bisogna farci un po' la mano.
