Il primo con l'elettronica
Facile da gestire ma di grande aiuto sul potente SRV,
il controllo di trazione ha due modalità d’uso: standard e sport, selezionabile (ma anche disinseribile) da un pratico pulsante sul blocchetto del manubrio destro. All’accensione dello scooter il controllo di trazione è in modalità standard, la più indicata per affrontare il traffico cittadino o i giorni di pioggia, con l’intervento marcato dell’ATC che aiuta non poco a tenere a bada
i 76 CV dichiarati (ma soprattutto gli 8 Kgm di coppia) quando si ha a che fare con pavè, terra e brecciolino ma soprattutto l’asfalto bagnato. Meno invasiva la modalità Sport, dove il “taglio” della potenza arriva più tardi e ci si può esibire in pieghe “motociclistiche”, sempre in sicurezza perché appena si avverte una leggera perdita di aderenza del posteriore l’intervento dell’ATC è immediato.
Merito va dato però anche alla ciclistica dell’SRV, mai in crisi nella guida sportiva nonostante il peso non proprio “piuma” dello scooter Aprilia.
A sinistra il pulsante che seleziona il livello di intervento del controllo di trazione. A destra il disco posteriore dotato di ruota fonica.


L'ABS ci vuole, sempre
La poca differenza di prezzo dal modello base (10.290 euro, 660 euro in più) non dovrebbe pesare più di tanto sulla scelta al momento dell’acquisto:
una volta provati ABS e ATC è difficile tornare indietro. All’elettronica, soprattutto su uno scooter ad alte prestazioni come l’SRV, è facile abituarsi ma molto difficile poi farne a meno. L’ABS è davvero a punto, anche strizzando le leve in condizioni di scarsa aderenza la ruota anteriore non arriva mai al bloccaggio e lo scooter non si scompone. Anche frenando a centro curva il risultato non cambia:
il potente impianto frenante da 300 mm è davvero modulabile e con una leggera pressione della leva si possono “correggere” le traiettorie anche in piega. Più “presente” l’intervento dell’ABS al posteriore che, data la mole dello scooter e i conseguenti trasferimenti di carico in frenata, tende di più al bloccaggio della ruota rendendo l’intervento invasivo ma comunque necessario.

Il resto non cambia
Elettronica a parte, l’SRV è identico al modello da poco presentato, comprese le colorazioni. Invariati i pregi ma anche i (piccoli) difetti, tutti legati al comfort di marcia: su tutto la mancanza di un vano portaoggetti nel retroscudo e il poco spazio sulle pedane del pilota. L’SRV vanta comunque una sella e una posizione di guida comode ed il problema del peso elevato è legato solo ed esclusivamente alle manovre da fermo perché
in marcia l’SRV è sorprendentemente agile, ben bilanciato e sempre stabile, sia alle basse sia alte velocità. Insomma, oltre a “colpire” e a distinguersi per potenza e prestazioni, lo scooterone di Aprilia si presenta sul mercato con l’arma in più, quel controllo di trazione fino ad ora riservato alle sole moto sportive.
La concorrenza è avvisata.