Salta al contenuto principale

La "jap" sofisticata

La supersportiva Yamaha ha un motore "gustoso" e tanta tecnologia al suo servizio. Efficace sia in pista sia su strada, ha una posizione di guida sportiva e molto caricata in avanti. Costa cara ma la qualità si vede
Image
€ 17.190
Pregi

Pregi

Motore
Potente e corposo, ha una “schiena” notevole
Dotazione
Offre quanto e più delle concorrenti europee
Cambio
Preciso negli innesti, anche se “maltrattato”
Difetti

Difetti

Prezzo
Anch’esso è (purtroppo) vicino alle concorrenti europee
Agilità
La YZF-R1 non è proprio un fulmine tra le curve
Scarico sottosella
Scalda parecchio il “fondoschiena”

In sintesi

La Yamaha YZF-R1 è una delle moto più raffinate in circolazione. Tanto per cominciare, è l’unica moto stradale con motore quattro cilindri di tipo “big bang”, cioè a scoppi irregolari: una soluzione tecnica presa in prestito dalle moto che corrono in MotoGP. Ma è anche l’unica tra le 1000 giapponesi che offra di serie un sofisticato controllo di trazione (TCS) impostabile su sei livelli d’intervento. Il motore ha tre mappature: “standard”, A (con risposta più “pronta”) e B (con erogazione più dolce). E per completare il quadro, la R1 ha il comando del gas a controllo elettronico YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle), la valvola parzializzatrice allo scarico ExUp e il sistema che varia la lunghezza dei condotti di aspirazione YCC-I (Yamaha Chip-Controlled Intake). Insomma, un vero e proprio “concentrato di tecnologia” che però si paga al momento di staccare l’assegno: siamo ai livelli delle migliori rivali europee. Per “indorare la pillola”, Yamaha Italia fornisce una coppia di terminali Akrapovic inclusi nel prezzo e omologati per l’uso su strada.

Come va

Su strada/In pista

La R1 su strada e in pista è efficace e piacevole grazie all’elettronica raffinata, ma soprattutto grazie al motore a scoppi irregolari, “gustoso” come pochi altri e con  una schiena impressionante ai medi, degna di un grosso bicilindrico. È un motore da sfruttare sui circuiti veloci, dove la spinta del motore può fare la differenza, visto che la maneggevolezza non è tra le doti migliori della R1. Ineccepibile in ogni situazione invece l’impianto frenante. Nel video in fondo la pagina, una "dimostrazione pratica" delle doti dinamiche di una R1condotta dallo stunt rider Bill Dixon. 



In autostrada

Non è certo nata per viaggiare, come del resto tutte le sportive, ma la R1 in autostrada si trova a suo agio: è ben piantata nei curvoni veloci e la tenuta di strada è sempre sicura. Inoltre non è nemmeno troppo “assetata”: se non si esagera col gas percorre oltre 15 km/l. Va bene comunque per brevi gite, niente di più: la posizione di guida sportiva, col peso caricato sui polsi, stanca in fretta e il piccolo cupolino offre un limitato riparo dall’aria e dunque serve a poco.



In città

Per affrontare le vie del centro anche la R1 non va bene. Il peso del corpo caricato sui polsi stanca in fretta, mentre l’assetto sportivo (cioè rigido) non ama le buche e il pavé. Senza contare lo scarico rialzato che scalda (e parecchio) la seduta del pilota. L’impianto frenante è potente, ma per fortuna modulabile (l’ABS non è disponibile). Sul bagnato però sono di grande aiuto la mappatura B “dolce” del motore e il controllo di trazione impostato al massimo livello. 

Rilevamenti

Velocità massima (km/h) 277,6
Accelerazione secondi
0-400 metri 10,8

Dati tecnici

Dimensioni rilevate da inSella

Image
Passo
141.50
Lunghezza
207.00
Altezza sella
84.00
Prezzo Prezzo
17.190
Cilindrata Cilindrata
998.00
cm3
Peso Peso
203.00
kg
Potenza Potenza
159
CV
Velocita Velocità
278
km/h
Voto medio
0
Comfort
3
Tenuta di strada
3
Consumo
3
Cambio
3
Vano sottosella
1
Posizione di guida
3
Finiture
4
Prestazioni
3
Freni
4
Sospensioni
3

Yamaha YZF R1 2009

Ti piace questa moto?

Qual è il tuo giudizio?

I voti degli utenti
0
0
0
0
0
Voto medio
0
0
0 voti

Aggiungi un commento

Commenti

topomoto
Mer, 01/02/2013 - 10:37
Però è un gran mezzo!
_Cristiano
Gio, 01/03/2013 - 12:20
Ho posseduto la R1 a scoppi irregolari (con albero con imbiellaggio a croce - crossplane crankshaft) dal 2009 al 2011 (prima edizione, senza traction control). Nel 2012 Yamaha l'ha aggiornata introducendo alcune migliorie come il traction control e poco altro. Il mio parere è di una moto molto gustosa su strada, con un motore davvero molto pronto e potente ai medi regimi (che resta la zona dove più si avverte il vantaggio della fasatura irregolare) oltre ad un'ottima trazione (sempre grazie alla sequenza irregolare degli scoppi) che rendeva non strettamente necessario il controllo di trazione, che a mio avviso è stato aggiunto più per ragioni di marketing che di reale necessità (ma va bene così). Restano però alcuni problemi di progetto, quali, soprattutto, il peso (superiore a tutte le altre supersport), ed un bilanciamento dei pesi troppo sbilanciato verso l'avantreno. In particolar modo il peso eccessivo (dovuto in larga parte alla maggior rubustezza dei componenti del motore, che devono resistere ad uno stress meccanico superiore rispetto ai propulsori di tipo screamer) la rende una moto non molto agile nelle serie di curve strette. Infine, solo una precisazione all'articolo: la R1 non è l'unica supersport 1000 giapponese dotata di controllo di trazione di serie, dato che la Kawasaki ZX-10R dal modello 2011 viene fornita di serie con controllo di trazione/anti-impennata multilivello. Cristiano