La
Yamaha YZF-R1 è una delle moto
più raffinate in circolazione. Tanto per cominciare, è l’unica moto stradale con motore quattro cilindri di tipo
“big bang”, cioè a scoppi irregolari: una soluzione tecnica presa in prestito dalle moto che corrono in MotoGP. Ma è anche l’unica tra le 1000 giapponesi che offra di serie un sofisticato
controllo di trazione (TCS) impostabile su sei livelli d’intervento. Il motore ha
tre mappature: “standard”, A (con risposta più “pronta”) e B (con erogazione più dolce). E per completare il quadro, la R1 ha il comando del gas a controllo elettronico YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle), la valvola parzializzatrice allo scarico ExUp e il sistema che varia la lunghezza dei condotti di aspirazione YCC-I (Yamaha Chip-Controlled Intake). Insomma,
un vero e proprio “concentrato di tecnologia” che però si paga al momento di staccare l’assegno: siamo ai livelli delle migliori rivali europee. Per “indorare la pillola”, Yamaha Italia fornisce una
coppia di terminali Akrapovic inclusi nel prezzo e omologati per l’uso su strada.
